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AMMINISTRATIVE IN PERICOLO

Elezioni a rischio a Cefalù
Costi per 500mila euro

Sgarbi incandidabile inquina il voto
Le elezioni di Cefalù potrebbero costare alla città il doppio, a causa dell'eventualità dell'annullamento dopo la scelta del primo cittadino per l'inquinamento del voto dato dalla presenza, tra i candidati, di Vittorio Sgarbi, già dichiarato incandidabile dal tribunale di Marsala. Ma l'eventualità non preoccupa il critico d'arte che nel corso del suo comizio in piazza Duomo non risparmia sferzate allo "Stato che non esiste" e al "pizzaiolo Napolitano" che ha sottoscritto la sua ineleggibilità.
Il comizio del critico di Ferrara è sembrato però più l'apologia di sé stesso che un momento di alta politica. E, per la verità, ha deluso anche chi si aspettava uno Sgarbi show, visto che è apparso stanco e sottotono e ha riscosso pochi applausi anche quando ha tirato in ballo le "capre" che gli si stanno mettendo contro in questo percorso.
Fuori dalla cronaca del comizio il problema che va indagato rimane comunque un altro. Il rischio di un annullamento delle elezioni cefaludesi dopo pochi mesi di governo della città per l'amministrazione che sarà scelta a maggio è un rischio sempre più concreto che costerebbe alle casse comunali almeno mezzo milione di euro. Inoltre, anche nella remota ipotesi in cui Vittorio Sgarbi - per il bene della città - decidesse di fare un passo indietro, le elezioni verrebbero comunque slittate di qualche settimana nel caso in cui le schede di voto portassero in stampa il suo nome. È chiaro che la scheda elettorale non può avere in stampa il nome di un candidato che non è più nelle liste. La seconda ipotesi appare in ogni caso assai improbabile, visto che Sgarbi ha riso pubblicamente della legge elettorale che blocca a primo turno i sindaci dei comuni sciolti per mafia, ma non al secondo. "Ripeteremo le elezioni e mi ricandiderò grazie a questa legge del cazzo" ha detto in piazza, con uno dei suoi soliti francesismi. Questa volta però il francesismo non è bastato. La gente da piazza Duomo è andata via silenziosa, confrontando il comizio di Sgarbi a quello che lo aveva preceduto - tenuto dal candidato Mauro Caliò - durante il quale, incredibile a dirsi, si è parlato di programmi di sostenibilità e sviluppo. Quasi come se fossimo in una città normale. 
23.04.2012
Paola Castiglia

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