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FOLLA COMMOSSA IN CHIESA

Blufi, un paese turbato
ai funerali della farmacista

Il frattelo dell'assassino: “Perdono”
Un paese commosso e turbato ha salutato la sua farmacista sgozzata durante un tentativo di rapina. Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali di Giuseppina Jacona nella chiesa del Cristo Re. La cerimonia è stata celebrata dal parroco don Giuseppe Murè che ha rivolto un appello: “Restiamo uniti e solidali in questo momento di dolore”.
“Speriamo – ha aggiunto che il sacrificio della dottoressa Jacona possa dare coraggio a tutti e costruire un paese di pace e di amore dove la violenza viene isolata e sconfitta".
Alla celebrazione era presenta anche il presidente di Federmarma Sicilia, Roberto Tobia, la rappresentante dei farmacisti rurali e decine di sindaci, oltre a tantissimi colleghi di Jacona che sono arrivati dai comuni madoniti.
Alla fine della celebrazione ha preso la parola il sindaco Calogero Brucato: "Non ci capacitiamo – ha detto – delle ragioni di quanto è successo. Giuseppina Jacona viveva la sua professione come missione e partecipava alla vita parrocchiale. A Blufi una mela marcia ha provocato tanto dolore. Devo sottolineare che la comunità non è stata omertosa, anzi ha permesso in pochi minuti di acciuffare i due banditi”.
La salma della farmacista è stata trasferita a Carini, suo paese d'origine, dove sarà tumulata.
E nel giorno dei funerali Giovanni Porcello, il fratello dell’assassino, ha inviato una lettera al sindaco nella quale chiede “perdono” per la barbara uccisione della “cara dottoressa Jacona”.
Anche Giovanni Porcello ha avuto qualche guaio giudiziario. L’anno scorso era stato arrestato a Castellana Sicula mentre tentava di appiccare un incendio in un’area protetta del Parco delle Madonie.
In concomitanza con i funerali di Blufi le farmacie siciliane hanno osservato un'ora di lutto, con le saracinesche abbassate a metà e con un volantino affisso che spiega le ragioni dell'iniziativa. Ai clienti viene chiesto di sostenere la protesta dei farmacisti per maggiore protezione da parte delle istituzioni.
Federfarma Palermo ha anche chiesto un incontro urgente al prefetto, Francesca Cannizzo, per segnalarle che l'incolumità di chi lavora in farmacia e di chi vi entra per bisogno di cure è messa a rischio da un'escalation di attacchi che negli ultimi mesi hanno colpito le farmacie.
26.11.2013

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