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APERTA UN'INCHIESTA SULLE CAUSE DEL COLLASSO

Disastro colposo, la Procura
indaga sul pilone ceduto

Disastro colposo. È reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese che ha aperto un'inchiesta sul cedimento di un pilone dell'autostrada Palermo-Catania. Il caso vuole che sia lo stesso per il quale indaga gli uffici giudiziari di Termini indagano sul cedimento a Capodanno della struttura di accesso al viadotto Scorciavacche della Palermo-Agrigento.
L'inchiesta sul collasso della struttura autostradale, tra Scillato e Tremonzelli, è seguita dal procuratore Alfredo Morvillo e dal sostituto Giacomo Brandini.
I magistrati hanno nominato propri consulenti e acquisito un'informativa dell'Anas.
L'indagine della Procura coincide con un confronto molto caldo tra la Regione e il governo sui mancati interventi per fronteggiare la frana, aperta dieci anni fa sulla provinciale Scillato-Caltavututo. La frana si è di nuovo messa in movimento dopo le piogge di questi mesi e ha investito uno dei piloni di sostegno della carreggiata per Catania.
In queste ore è anche balenata la prospettiva di un commissarrio inviato da Roma contro la quale insorge Crocetta. "Se l'intenzione di Roma - dice - è di commissariare la gestione del dissesto idrogeologico per affidarla a qualche amico di corrente o grand commis di Stato, che non abbiamo dubbi farà in fretta magari garantendo gli affari agli amici degli amici com'è avvenuto per le grandi opere, faccia pure".
Per Leoluca Orlando, presidente dell'Anci siciliana, ci sono responsabilità dell'Anas e del governo nazionale. "Lo stato di incuria e la scarsa manutenzione della viabilità siciliana e del territorio, resa ancor più drammatica dal dissesto idrogeologico di cui è spesso vittima la nostra Regione, sono certamente fra le cause del cedimento di un pilone del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania. Gravissime responsabilità - dice - non possono che essere addebitate al governo nazionale e all'Anas le cui opere stanno sistematicamente crollando sotto il peso di inefficienze, sprechi e ruberie".
"La Sicilia è divisa in due - aggiunge Orlando - e intere zone dell'isola sono in stato di isolamento a causa di crolli provocati da difetti di progettazione, di costruzione e da carenze manutentorie e le arterie secondarie sono in totale degrado. Chiediamo una commissione parlamentare di inchiesta sugli appalti di assi viari in Sicilia, auspicando che la magistratura possa accertare le responsabilità e la eventuale riconducibilità di esse a un sistema perverso di corruzione e interessi speculativi".
Per Orlando "la nostra Regione, a causa dell'assenza di una difesa autorevole da parte delle istituzioni regionali, è in uno stato di totale abbandono e il suo 'peso specifico' a Roma lo sottolinea e lo controprova".
13.04.2015

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