Alla fine è prevalso il buonsenso. La chiusura del centro nascite di Cefalù è per ora sospesa. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino, nel corso dell’incontro con i sindaci del distretto sanitario 33 e con un rappresentante del comitato cittadino per la difesa del centro.
La struttura era destinata alla chiusura entro il 30 aprile perché non raggiunge la soglia minima dei 500 parti all'anno. Per il ministro Beatrice Lorenzin si sarebbe dovuto già in questi sospendere i ricoveri.
Ma questo termine è stato ora sospeso. Le proteste hanno forse attenuato la rigidità delle posizioni dell’assessorato che aveva addirittura anticipato al 30 aprile il termine di chiusura inizialmente fissato per il 30 giugno. La decisione era stata accolta con toni fortemente critici nell’assemblea cittadina che si era svolta l’altro giorno nella sala delle Capriate. In quella sede il sindaco Rosario Lapunzina aveva annunciato l’incontro con la Borsellino e il sit in che si è svolto davanti alla sede dell’assessorato in piazza Ottavio Ziino. Gli animi erano accesi, anche se la partecipazione non era molto significativa. C’erano i sindaci e gli amministratori di Cefalù (con la giunta al completo e qualche consigliere), Collesano, Pollina, Gratteri, Campofelice di Roccella, Collesano e San Mauro Castelverde.
Durante l’incontro l'assessore ha chiesto a Lapunzina e agli altri amministratori di formalizzare una richiesta di sospensione della chiusura in considerazione del fatto che il crollo dei piloni sull'autostrada Palermo-Catania ha provocato un'emergenza nei collegamenti.
Nella richiesta di sospensione, che l'assessore invierà al ministro Beatrice Lorenzin, saranno indicate le altre ragioni per le quali i sindaci si battono per la revoca della chiusura del centro: si tratta di una struttura di alto livello che assicura, hanno detto, un'assistenza 24 ore su 24 ed è al servizio di un vasto territorio a cavallo tra le province di Palermo e Messina. Resta ferma la soluzione prospettava dai sindaci che passa attraverso l’attuazione del modello degli ospedali riuniti e quindi l’accorpamento dei servizi di Cefalù, Termini e Petralia Sottana.
Il sindaco Rosario Lapunzina ha detto di essere soddisfatto del risultato dell'incontro. Ma ha anche aggiunto che la lotta per il mantenimento del centro non si fermerà. “Consideriamo – ha osservato – questo risultato solo un passaggio del confronto con l’assessore. Sia chiaro che proseguiremo la mobilitazione per la revoca della chiusura che resta il nostro obiettivo”.
"La proroga concessa dall'assessore Borsellino è la dimostrazione che gli appelli dei sindaci e di tutta la popolazione che risiede nel nostro comprensorio non sono stati vani. È una piccola vittoria che ci dà speranza e ci consente di andare avanti in questa battaglia". Così il sindaco di Pollina e deputato del Pd Magda Culotta ha commentato l'esito dell'incontro. L'on. Cilotta ha aggiunto che assieme agli altri sindaci delle Madonie chiederà di incontrare il ministro Lorenzin, "per chiudere definitivamente la questione".
"La situazione drammatica in cui versa la viabilità soprattutto dopo il cedimento del viadotto Himera nell'autostrada A19 - ha sottolineato - è solo un problema temporaneo, che speriamo si risolverà a breve. Bisogna dunque convincere il ministro che l'ospedale Giglio ha tutte le carte in regola per potere rimanere aperto".