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DOPO UN’INDAGINE DELLA POLIZIA

Abusi nel lido, sequestrato
altro stabilimento di Cefalù

I titolari avevano realizzato strutture difformi rispetto alle concessioni. E per questo la polizia ha sequestrato un altro stabilimento balneare di Cefalù, “La volpe in bikini”, sulla spiaggia di Sant’Ambrogio. Oltre al lido sequestrata anche un’area adibita a parcheggio.
È il risultato di un’indagine condotta dagli agenti del commissariato diretto da Manfredi Borsellino. Sono stati compiuti anche alcuni sopralluoghi, uno dei quali alla presenza di tecnici del Demanio marittimo, della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali e del Comune di Cefalù.
Ai gestori dello stabilimento viene contestato di avere "abusato" della concessione demaniale marittima realizzando alcune opere in difformità a quanto prescritto nelle concessioni oppure del tutto prive di autorizzazione, perchè non contemplate nei progetti che erano stati approvati.
Le opere e le strutture sarebbero state realizzate con materiali diversi dal legno (cemento, calcestruzzo o malta) o non facilmente rimuovibili. Questa è la violazione delle prescrizioni riportate sulle concessioni e autorizzazioni paesaggistiche. Tutte le strutture dovevano infatti "essere in legno, facilmente smontabili e realizzate senza l'ausilio di opere fisse e non reversibili". L'autorizzazione paesaggistica peraltro non sarebbe risultata rinnovata dopo la scadenza quinquennale.
Alcune opere e strutture non destinate alla diretta fruizione del mare quali pizzeria, cucine, sala ristorazione, depositi alimenti e bevande, sebbene autorizzate e previste, non sarebbero state trovate conformi ai progetti approvati e alcuni manufatti sarebbero risultati del tutto abusivi. I percorsi pedonali interni allo stabilimento e alcune superfici sarebbero stati realizzati e definiti con ciotoli di mare e malta cementizia in violazione della prescrizione riportata nelle autorizzazioni. Per le opere fisse e non reversibili destinate alla ristorazione e alla pizzeria, agli atti del Comune di Cefalù non risultero chieste o rilasciato concessioni e in più le strutture non risultassero essere state mai smantellate al termine delle stagioni estive, Sarebbero quindi rimaste sulla spiaggia lungo tutto l'anno.
Gli agenti del Commissariato hanno anche apposto i sigilli a un'area del litorale, situata a poche decine di metri dallo stabilimento balneare, destinata a parcheggio. Il sequestro è stato ordinato dal gip di Termini Imerese perché i titolari della "Volpe in bikini" avevano ottenuto, già nel 2008, la concessione di quest'area di circa 340 metri quadrati per adibirla a parcheggio di autovetture. Nel tempo l'avrebbero trasformata - anche parzialmente con delimitazioni e recinzioni - in una sorta di parcheggio privato del lido.Nella concessione era invece posta la condizione che il parcheggio fosse “a servizio di tutti i soggetti che ne facessero richiesta".
Sull'area inoltre sarebbe stata apposta cartellonistica e segnaletica che evidenzia l'uso del parcheggio a beneficio dei clienti del lido. Pare tra l'altro che la concessione di quest'area demaniale fosse scaduta già nel 2013 senza essere rinnovata.
Ai controlli sul lungomare di Sant'Ambrogio ha preso parte anche la Guardia costiera di Cefalù.
29.04.2016

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