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IN MOSTRA AL MUSEO CIVICO

Castelbuono, i sogni
e le memorie di Beninati

Il Museo Civico di Castelbuono inaugura sabato 10 dicembre alle 18 la mostra personale di Manfredi Beninati, tra i protagonisti della scena artistica internazionale, vincitore del premio del pubblico alla Mostra internazionale arte Biennale di Venezia nel 2005. L'esposizione, che resterà aperta fino al 6 marzo 2017, a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi, raccoglie per la prima volta una selezione antologica di opere dagli inizi degli anni Duemila ad oggi.
Beninati ha creato per l’occasione un’installazione ambientale site-specific che trasforma una stanza del trecentesco Castello dei Ventimiglia in un ambiente allestito a grandezza naturale. Il visitatore può accedere unicamente osservandolo attraverso una piccola finestra. Un luogo da “guardare” come le pitture, i collage, i disegni, le sculture, che costituiscono la vasta e ricchissima produzione artistica che nel corso di meno di un ventennio hanno portato l’artista a un continuo rinnovamento del linguaggio e del medium artistico.
La mostra presenta una selezione di disegni, dipinti e collage realizzati con tecniche e materiali vari che nel corso della sua carriera artistica Beninati ha sperimentato in un continuo rinnovamento del linguaggio artistico. I riferimenti alla memoria e alla storia personale si intrecciano con una originale inclinazione al racconto cinematografico e a interessi letterari e artistici come le “Città invisibili” di Italo Calvino, che fanno da filo conduttore alla scoperta di luoghi onirici che l’artista popola di personaggi veri o immaginari, in un equilibrio naturale tra sogno e ricordo.
Spesso tornano figure familiari di madri, bambini, fratelli, volti che si confondono con le velature di colore, dando allo spettatore la percezione del passare del tempo, come accade in un film. Attraverso questa stratificazione, caratteristica del suo lavoro, Beninati dipinge interni domestici o paesaggi fantastici, in un'atmosfera rarefatta, alle volte irreale, descrivendo figure che sembrano emergere lentamente da uno sfondo fiabesco. Come il disegno 340x261cm realizzato appositamente – che entrerà nella collezione del Museo Civico di Castelbuono – posto nella parete opposta della sala che ospita la porta/finestra dalla quale si vede l'installazione site specific Rebus per solutori abilissimi (3 NO), 2016. Il disegno è come uno specchio/doppio dell'installazione stessa con alcuni elementi che si ripetono in entrambi.
09.12.2016

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