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Termini, arriva il commissario
Si riparte ancora da Di Fazio

A Termini Imerese si ricomincia da Girolamo Di Fazio. Era il commissario straordinario che sostituì Salvatore Burrafato, coinvolto in una vicenda giudiziaria, e torna con le stesse funzioni per rimpiazzare il sindaco Francesco Giunta, anch’egli costretto alle dimissioni ancora per un caso giudiziario.
Di Fazio assume i poteri del sindaco e della giunta ma non quelle del consiglio comunale che dall’inchiesta “Voto connection” non è stato sfiorato. E viene a colmare il vuoto amministrativo generato dalle dimissioni di Giunta, annunciate via Facebook dopo essere finito nel vortice di un’inchiesta che ruota attorno all’ipotesi di voto di scambio sia alle amministrative del 2017 che alle regionali.
Si ripete così lo scenario amministrativo del dopo Burrafato. L’ex sindaco si era dimesso nel 2016 dopo essere finito sotto inchiesta per avere abusato, sosteneva l’accusa, dell’auto di servizio.
Di Fazio aveva in quella occasione caratterizzato il suo mandato con alcune iniziative che hanno lasciato un segno. Aveva, tra l’altro, chiuso con una transazione il caso Burrafato che aveva rimesso al Comune 18 mila euro per danno di immagine. In cambio il Comune non si era costituito parte civile nel procedimento penale. Aveva poi assunto iniziative disciplinari contro i “furbetti” del cartellino arrivando al licenziamento del responsabile del servizio informatico. Aveva infine definito l’operazione per il ritorno alla disponibilità del Comune del Kalos, una delle aree più suggestive di Termini Imerese: una sorta di teatro all’aperto che era gestito da un privato.
Nel settembre 2017, quando intanto sindaco era diventato Francesco Giunta, a Girolamo Di Fazio era stata conferita la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento condiviso con l’ex procuratore di Termini, Alfredo Morvillo. Di Fazio era diventato, dice la motivazione, cittadino onorario “per essersi distinto, durante l’espletamento del mandato, per l’encomiabile impegno profuso alla gestione del Comune di Termini Imerese, in un periodo di forti criticità economiche e amministrative, e per la determinata attività svolta, sempre guidata dai principi della legalità e della trasparenza amministrativa”. Aveva inoltre dimostrato “altissime doti umane e professionali” e dato “risposte concrete alla comunità termitana, con la quale ha creato, in poco tempo, un forte legame basato su rispetto e stima reciproca”.
La situazione non sembra tanto cambiata rispetto a due anni fa: le criticità amministrativa ci sono sempre e anche il quadro economico e sociale non sembra cambiato. Con la crisi Blutec sembra essere rimasto fermo a due anni fa. Termini Imerese dunque riparte da dove era rimasta.
17.05.2019

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