Desideravo trasferire poche parole e pochi pensieri a chi scrive che la So.Svi.Ma. ha rappresentato e rappresenta la “badante” dei sindaci del territorio madonita. Al contrario, credo sia più corretto definire l’ente il vero motore di sviluppo, non solo economico, ma anche di idee innovative progettuali che pubblico e privato hanno fortemente voluto e sostenuto.
Bisogna avere maggiore rispetto per un ente il cui attivismo programmatico ha confermato nel tempo creatività, lungimiranza e professionalità. Nobili sentimenti, lontani anni luce dalla solita politica di bassissimo livello a cui tutti ci siamo pericolosamente abituati. Al contrario è stato dimostrato come si possa ancora credere nel rispetto dei luoghi ma soprattutto degli uomini che vivono e faticano ogni giorno, mantenendo viva la speranza e gli ideali di una identità territoriale forte, orgogliosa e quindi di straordinaria bellezza.
So.Svi.Ma. ha saputo mettere attorno a un tavolo le energie positive del pubblico e del privato che, con pari dignità, hanno potuto così, per la prima volta, esprimere il proprio punto di vista, mettendo fine alle esperienze fallimentari del passato. Facilissimo criticare per chiunque lo voglia fare. Non abbiamo infatti risolto tutti i problemi e non possiamo sicuramente definirci un territorio felice, immune dai tantissimi problemi ereditati dal passato. Anni importanti hanno però permesso al territorio di centrare obiettivi strategici in netta controtendenza con le ufficiali statistiche di livello regionale che, ahimè, vedono la Sicilia come fanalino di coda di tutta l’Europa. Abbiamo infatti saputo dimostrare come Regione Sicilia soltanto la nostra incapacità nel non saper cogliere le straordinarie opportunità finanziarie messe a nostra disposizione, non considerando il piccolo dettaglio che sono proprio queste le uniche risorse da utilizzare, sfuggendo in parte al famoso patto di stabilità, da qualcuno definito patto di stupidità…
È noto a tutti che l’Italia riesce a utilizzare soltanto una minima parte dei finanziamenti comunitari e che, al contrario, altri paesi europei utilizzano integralmente e questo ha chiaramente determinato condizioni socio-economiche che possono, a ragion veduta, considerarsi di vero sottosviluppo.
È davvero curioso ascoltare critiche distruttive quando si parla di pochissimi casi di energia positiva elogiata in tantissime occasioni anche dal Ministero per lo Sviluppo Economico che ha voluto premiare questo territorio e la So.Svi.Ma., in particolare, con riconoscimenti ufficiali di merito e di concretezza.
E che dire di un territorio rappresentato sempre dalla “badante” invitato dall’ex ministro Barca a Rieti per raccontare all’Italia esperienze di livello territoriale considerate uniche e, quindi, progetti pilota da trasferire come esempio al atri territori? Proviamo ad abbandonare il rancore personale, ritrovando quel sentimento positivo che spinge verso il dialogo e la crescita comune, andando incontro a una prospettiva di vera coesione e solidarietà reciproca. Abbandoniamo l’egoismo individuale, abbassiamo i toni del confronto che spesso sfocia nello scontro distruttivo e irrazionale.
Chiunque oggi ha la responsabilità di rappresentare un ruolo e non solo istituzionale… Spero che nel futuro si possa comprendere che l’unica speranza è quella di restare uniti, lottando per affermare principi sani di vera solidarietà, abbandonando antichi rancori, lavorando insieme per il bene comune di una porzione di territorio siciliano di rara bellezza.
Sappiamo bene che la situazione generale dell'Italia non può certo definirsi entusiasmante, ma possiamo tranquillamente affermare che, grazie alla So.Svi.Ma. e al suo presidente Alessandro Ficile, possiamo almeno provare a sperare che il futuro sarà migliore. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi che al contrario hanno bisogno di credere che in questo territorio si possa ancora avere una speranza per poter restare e costruire un futuro migliore.
* Sindaco di Collesano