Le dichiarazioni della signora Vicari ricordano il ritornello di una celebre canzone napoletana, secondo cui “Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdámmoce 'o ppassato,simmo 'e Napule paisá!”.
E noi comprendiamo bene che la signora Vicari abbia tutto l'interesse a far dimenticare il passato che l'ha vista artefice del tracollo di una città, lasciata in un mare di debiti. Specie nel momento in cui il passato ritorna sotto forma di una sentenza di condanna, per aver abusivamente percepito una doppia indennità di carica, in violazione di una precisa norma che è del 1985, e non del 2008, come la senatrice sottosegretario, ignorando quando scritto dai giudici, vorrebbe lasciar credere. Capiamo anche che, da parte di chi, pur di rimanere attaccata alla poltrona, è stata capace di rinnegare gli anni del berlusconismo, c'è la necessità di girare le spalle al passato, ben sapendo che proprio da quella incoerenza deriverà la propria ineluttabile fine politica.
La signora Vicari non è credibile quando parla di futuro, e lo è ancor meno seduta al tavolo con il dottore Guercio insieme al quale ha incarnato i peggiori anni della storia amministrativa della città. Noi costruiremo il futuro di questa città, senza ignorare le responsabilità del passato, perché se qualcuno ha avuto più di quanto poteva avere, è giusto che restituisca.
La signora Vicari è bene che se ne faccia una ragione.