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Lite sul candidato sindaco, a Cefalù opposizione divisa

Due consiglieri lasciano il gruppo
La minoranza si spacca mentre cresce il gruppo del Pd. Due colpi di scena hanno segnato la seduta del consiglio comunale di Cefalù che di ben altro avrebbe dovuto discutere ma si è trovato subito davanti a una nuova geografia politica assolutamente imprevista. A suo modo, un piccolo terremoto che arriva in vista delle prossime elezioni. A scatenarlo è stato, all’inizio della seduta, l’intervento di Jessica Barranco finora componente del gruppo Cefalù Terzo Millennio nato in occasione delle amministrative del 2017. Barranco e il consigliere Carmelo Greco non si riconoscono più nella linea politica del gruppo guidato da Fabrizio Piscitello. Certamente è un effetto delle fibrillazioni innescate nel centro destra dalla discussione sul proprio candidato sindaco. Un riferimento, neanche troppo velato, è contenuto nella dichiarazione di Jessica Barranco resa anche a nome del collega Greco. “Non vediamo più – è la motivazione della scelta – orizzonti comuni e prossime prospettive politico-amministrative che possano farci rimanere uniti. In questi anni abbiamo rappresentato con forza gli interessi legittimi, i bisogni e le aspettative degli oltre tremila elettori, che hanno sostenuto la nostra lista e che avrebbero voluto una Cefalù pronta a programmare il proprio futuro”. E questa è solo la premessa. Ed ecco il passaggio politico che sostiene la presa di distanze dal gruppo: “Non condividiamo la scelta dei partiti che hanno spinto alcuni componenti di Cefalù Terzo Millennio a fare scelte politiche vincolanti per il futuro della città al di fuori del gruppo umano e politico che ha sostenuto un progetto di una città moderna. Non contestiamo – ha sottolineato Jessica Barranco – le persone sulle quali sono cadute le scelte, ma i metodi sui quali ci si sia basati per farle”. I due consiglieri mantengono la linea dell’opposizione e prospettano un futuro politico basato su interventi ineludibili sulla città “senza personalismi”. Immaginano, sempre mantenendo una posizione critica nei confronti dell’amministrazione, una nuova compagine politica “che non si volti troppo spesso indietro, ma con coraggio e proposizione definisca una nuova era in cui siano la condivisione e il lavoro di squadra a fare la differenza per liberarsi di questa amministrazione incapace di rispondere ai bisogni dei nostri concittadini”. Anche se non vengono richiamati nomi, una lettura del testo in trasparenza collega la scelta dei due consiglieri di minoranza alle aperture di questi giorni verso una ricandidatura di Simona Vicari. La proposta ha suscitato un serrato confronto e la stessa Barranco era intervenuta per esprimere le proprie riserve. La seduta del consiglio ha aperto poi una finestra anche sul centro sinistra. Nei giorni scorsi la consigliera Antoniella Marinaro aveva lasciato il gruppo di maggioranza Insieme per Cefalù Idee in Comune lamentando una mancata revisione della rappresentanza consiliare e manifestando una personale delusione per scelte che non aveva contribuito a determinare. Ora una componente del gruppo, Laura Modaro, ha preso le distanze dalla stessa Marinaro. Ha criticato le sue scelte e la gestione del gruppo. E ha confermato la sua collocazione nella maggioranza. Laura Modaro ha quindi annunciato l’adesione al gruppo del Pd, che così conterà su cinque componenti. “Ho scelto il gruppo del Pd – ha detto – perché per me rappresenta una destinazione naturale”.
21.09.2021