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Due murales a Polizzi: il sorriso di Schiavelli e lo sguardo di Borgese

Il sorriso contagioso di Vincent Schiavelli e lo sguardo intenso di Giuseppe Antonio Borgese. Polizzi Generosa rende omaggio con murales artistici a due figli illustri. Le due icone cercano di rendere la dimensione del paese: un piccolo borgo con un inestimabile patrimonio culturale. È questo il senso dei due murale che viene segnalato dal sindaco Gandolfo Librizzi. L’icona di Borgese è stata realizzata dall'artista Riccardo Buonafede. “Anche questo della street art – dice Librizzi – è un modo di compiere un percorso urbano alla scoperta dei tesori nascosti. In questo caso specifico ci si addentra dentro l'universo narrativo e profetico-utopico di un grande intellettuale, siciliano cosmopolita”. L'avere richiamato nell'opera d'arte il simbolo dell'Onu non è stato casuale: per la sua visione e azione mondialista consegnata nei suoi scritti americani (non ancora tradotti in Italia), Borgese, infatti, fu proposto per il Premio Nobel per la Pace nel 1952. Sono per Librizzi piccoli tasselli di quel “disegno più generale immaginato che piano piano va prendendo forma, di far diventare cioè Polizzi Generosa città della cultura e della bellezza”. In un altro angolo si può rivedere e rivivere il sorriso dominante ed espansivo di Vincent Schiavelli. “Era – dice ancora il sindaco – il tratto distintivo della personalità di Vincent Schiavelli e giustamente è il punto focale del murale. Solo non si ode, dice Librizzi, “la sua fragorosa e irrefrenabile risata, gaudente e coinvolgente, che trascinava tutti con il suo modo d’essere”. Osservando però la sua effige “è come se la si sentisse risuonare ancora”. Su Schiavelli si potrebbero dire un’infinità di cose, proprio a partire da questo suo sorriso che giustamente l’artista Riccardo Buonafede, ha messo al centro, quale tratto saliente, della sua interpretazione artistica. Chi può dire che Vincent non sia stato così ‘paisanu’ con tutti, umile e diretto nel relazionarsi a prescindere da status e ruolo? Si chiede ancora Librissi: “Quanti potrebbero dire benissimo di aver trovato in Vincent un amico, speciale e straordinario, in grado di farti ridere anche quando si discuteva di argomenti seri, ma di quel riso espressivo di una certa ironia socratica, quell’ironia cioè come chiave di lettura della vita per saperne cogliere l’essenziale e l’invisibile?”. Una circostanza può essere però ricordata. In una intervista a «Panorama» disse: “Quando lasciamo la vita terrena, agli altri rimane il ricordo del tuo rapporto con il prossimo. La celebrità, la ricchezza, la conoscenza conquistate in vita, svaniscono con essa. In eredità rimane soltanto il modo in cui abbiamo toccato i nostri simili”.
22.10.2021
Fausto Nicastro