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Foto archivio Varzi

La campagna di Sicilia 1943, la guerra rivista da Cefalù

La campagna di Sicilia del 1943, dopo lo sbarco degli Alleati, sarà riletta e approfondita da storici e studiosi in un convegno che si terrà a Cefalù il 29 e 30 settembre. Alla luce delle ricerche più recenti, sarà riesaminata la fase più cruciale della seconda guerra mondiale, cioè i 38 giorni compresi tra lo sbarco, la notte tra il 9 e 10 luglio 1943, nelle coste meridionali della Sicilia e il 17 agosto quando gli eserciti italiano e tedesco si ritirarono oltre lo Stretto. Il convegno è promosso dalla Società italiana di storia militare e si terrà presso la base logistica dell’Esercito italiano a Cefalù. Previste 24 relazioni. Il confronto si svilupperà attorno alle direttrici tracciate da due storici: Virgilio Ilari, presidente della società di storia militare, e Rosario Mangiameli, docente dell’Università di Catania. Ilari traccerà il quadro storico-militare dell’operazione Husky mentre Mangiameli farà il punto sulle questioni aperte e sull’impatto sociale della guerra in Sicilia. Saranno poi approfonditi alcuni temi. Si parlerà, tra l’altro, della sanguinosa battaglia sulla Piana di Catania. Mario Piraino, storico militare, ricostruirà l’arrivo delle truppe americane a Cefalù. Lo storico Giuseppe Restifo riaprirà la pagina non completamente chiarita degli stupri di guerra a Capizzi. Il giornalista Alessio Ribaudo ricostruirà la liberazione dei Nebrodi e quella che viene ricordata come “la più dura battaglia di tutta la campagna siciliana”: il “Bloody Ridge”. Ribaudo richiamerà anche il caso del generale George Patton che compromise la sua carriera militare per avere schiaffeggiato due soldati stremati dalla guerra. L’incontro sarà accompagnato dalla mostra fotografica “Foto inedite dello sbarco americano in Sicilia” curata da Armando Donato, Ciro Settecasi, Giuseppe Sferruzza e Sandro Varzi. (ANSA).
23.09.2022