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INCONTRI CULTURALI AL MANDRALISCA

Il romanzo nero dell’Italia nelle trame del petrolio

Si presenta il libro di Oddo e Antoniani
Con la presentazione del libro “L’Italia nel petrolio” prosegue la rassegna Incontri culturali al Museo, promossa dalla Fondazione Mandralisca di Cefalù. Il primo incontro si è svolto al Teatro comunale Salvatore Cicero. Sabato 18 marzo ci si sposterà nella Sala della pinacoteca del Museo Mandralisca. A partire dalle ore 17.30 verrà presentato il libro su Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell’indipendenza energetica, scritto da Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani (Feltrinelli editore). Dopo un’introduzione a cura del professore Vincenzo Garbo, presidente della Fondazione Mandralisca, e del professore Giuseppe Saja, curatore delle attività culturali della Biblioteca, dialogheranno con gli autori il giornalista Franco Nicastro e l’ex magistrato Vincenzo Calia, autore dell’ultima inchiesta sul caso Mattei. Nel volume si ripercorrono le tappe fondamentali a partire dal cosiddetto “caso Mattei”. Prima Repubblica, il petrolio è nella politica, nella morte di Enrico Mattei, nella scalata di Eugenio Cefis. Lo sapeva Pasolini. Ma la verità, ancora oggi, è rimasta confinata in un romanzo. Il giallo sanguinoso e senza fine del capitalismo italiano. “Perché Enrico Mattei fu ucciso mentre stava per firmare una tregua con le compagnie petrolifere Usa?” si legge nella descrizione del libro. Chi furono i mandanti del sabotaggio che il 27 ottobre 1962 provocò la caduta del suo aereo? E perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell'Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? Perché scalò la Montedison, punto di incontro e di scontro fra capitale privato e capitale pubblico, di cui poi divenne presidente? Quali furono i suoi veri rapporti con i capi della Dc e degli altri partiti? È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in “Petrolio”, di una qualche sua responsabilità nell'eliminazione di Mattei?. Negli ultimi mesi di vita, Mattei stava lavorando a un'intesa triangolare fra Italia, Francia e Algeria per la posa di un metanodotto transmediterraneo che avrebbe dovuto far affluire nel cuore della Comunità europea il gas naturale estratto dai giacimenti del Sahara. A differenza di Cefis, che operò per riequilibrare i rapporti fra l'Eni e le "sette sorelle" e per ricondurre la politica petrolifera nazionale nel perimetro degli interessi economici e militari dell'Alleanza atlantica, Mattei si impegnò fino alla fine per attuare il suo progetto di indipendenza energetica che avrebbe dovuto favorire il processo di unificazione dell'Europa e trasformare l'Italia in una potenza industriale avanzata”. Gli autori rispondono nel libro a tutti questi dubbi e interrogativi con una ricca documentazione estratta dagli archivi e con l'ausilio di importanti testimonianze, materiale che argomenteranno durante l’incontro di sabato 18 marzo. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
17.03.2023