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ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Pollina sceglie una ragazza Caltavuturo resta a sinistra

Il giornalista Azzolini sindaco di San Mauro
Pollina ha il più giovane sindaco siciliano, Caltavuturo si conferma roccaforte della sinistra e il giornalista Rai Mario Azzolini diventa sindaco di San Mauro Castelverde con uno scarto di tre voti sul concorrente di destra. Sono i risultati più significativi delle elezioni amministrative nei paesi delle Madonie. Ma il dato più interessante è quello di Pollina. Il nuovo sindaco è Magda Culotta, 25 anni, appoggiata dalla lista “Democrazia, progresso e libertà” che ha dato un largo distacco al suo avversario Salvatore Gaglianello, area Udc e vicino al sindaco uscente Giuseppe Sarrica. Culotta è invece dirigente giovanile del Pd e vicina all’area che si riconosce in Rita Borsellino. Magda Culotta ha ottenuto 1.159 voti (55.72 per cento) contro i 921 di Gaglianello (44,28 per cento) sostenuto dalla lista "Alleanza per Pollina". Altro risultato interessante quello di San Mauro Castelverde dove Mario Azzolini si impone con la lista “Per il futuro di San Mauro Castelverde, partecipazione, libertà e sviluppo” con 354 voti: solo tre in più di quelli raccolti da Giuseppe Minutilla della lista “Forza San Mauro”. Azzolini, per il quale la coppia Ficarra e Picone ha fatto un divertente spot elettorale, si assicura anche la maggioranza in Consiglio comunale dove siederanno sette componenti della sua lista. Per gli altri due candidati a sindaco, Giuseppe Pace e Roberto Turrisi i voti arrivano rispettivamente a 299 e 328. “Nonostante la frammentazione derivante da 4 candidati alla massima carica – ha detto Azzolini – lavorerò per essere il sindaco di tutti. Intendo amministrare il Comune in armonia e sinergia con i sindaci del territorio madonita con la ferma volontà di fare sistema”. Chiara a Caltavuturo la vittoria di Calogero Lanza sostenuto dalla lista “Unione democratica e popolare”. Prenderà il posto di Domenico Giannopolo, a cui è molto vicino (ne era stato il vice), dichiarato decaduto per avere superato il limite dei due mandati: un caso molto controverso nato dal ricorso di alcuni elettori. Giannopolo comunque non uscirà di scena: si prevede che farà parte della nuova giunta come assessore. Lanza ha avuto 1712 voti (57,99 per cento) contro i 1240 (42,01 per cento) di Rosario Gerbasi, candidato di una lista civica espressione del Pdl. A Collesano il nuovo sindaco è Giovanni Meli, figlio del giudice che presiedette nel 1984 a Caltanissetta il primo processo per la strage Chinnici. Meli, industriale della ceramica, appartiene a un’area di centro: in questa campagna elettorale è stato sostenuto dall’Udc. Meli ha ottenuto 759 voti: 40 in più di Angelo Di Gesaro (area di centrodestra). A sinistra si è svolta una sfida singolare tra Giuseppe Sapienza e Nino Rotondi entrambi del Pd. Alle primarie Sapienza si imposto su Rotondi per 63 voti. Ma lo sconfitto non aveva voltuo fare un passo indietro. E ora può dire di avere ottenuto una rivincita sul campo perché ha ottenuto 387 voti mentre Sapienza si è fermato a 363. Magra consolazione perché nessuno dei due alla fine ce l'ha fatta. Ma se avessero uniti le forze avrebbero potuto anche tentare di vincere (la somma delle loro preferenze è di 750). A Lascari vince Giuseppe Abbate, direttore sanitario dell’ospedale di Termini Imerese, esponente del Pdl Sicilia ed ex assessore della prima giunta di Giuseppe Guercio a Cefalù. Con la lista "Crescere insieme", Abbate ha ottenuto 1.622 voti (64,34 per cento). L'altro candidato, Giuseppe Schittino della lista "Direzione futuro", ha preso 899 voti (35,66 per cento). Antonino Battaglia, appoggiato dalla lista “Insieme per Scillato”, è stato riconfermato sindaco di Scillato. Ha ottenuto 232 voti, pari al 44,11%. Al secondo posto Gaetano Nicchi (“Scillato nel cuore”)con 209 voti, pari al 39,73%. Infine ad Aliminusa è stato eletto sindaco Ignazio Dolce, appoggiato dalla lista "Insieme per Aliminusa", ottenendo 507 voti, pari al 52,87 per cento. L'altro candidato, Antonio Dolce, della lista "Aliminusa - Rinnovamento e progresso" si è fermato a 452 voti, pari al 47,13 per cento. Per Ignazio Dolce si tratta di una riconferma.
31.05.2010
Redazione