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BOTTA E RISPOSTA TRA IL SINDACO E L’AVVERSARIO

Lapunzina smentisce Croci: “Polemiche di falsi moralisti”

“Di tasca mia la difesa davanti al Tar”
Quelle di Edoardo Croci sono polemiche totalmente infondate. Il sindaco Rosario Lapunzina risponde al candidato sconfitto del centro destra rintuzzando una per una le sue critiche. La principale: avere deciso di resistere al ricorso elettorale di Croci attraverso il Comune e non a titolo personale. Non è vero, replica il sindaco: “Nel giudizio per l’annullamento del risultato elettorale del 6 e 7 maggio, promosso da Edoardo Croci e Giovanni Serio, ho affidato la mia personale difesa all’avvocato Daniela Ferrara, dello studio legale Politeama di Palermo. Sono, pertanto, false le affermazioni secondo cui avrei fatto gravare sui contribuenti la tutela di miei interessi privati”. Oltre all’intervento diretto e personale di Lapunzina, nel giudizio davanti al Tar, che deciderà il 9 ottobre, si è costituito anche il Comune. Ma non per scaricare sull’erario le spese della difesa, come ha detto Croci, ma perché c’è un interesse da tutelare. “La autonoma e separata costituzione del Comune, attraverso gli avvocati Pellegrino e Finazzo, discende – spiega il sindaco – dalla legittimazione passiva dell’ente, citato in giudizio dai medesimi ricorrenti Croci e Serio. Il Comune di Cefalù ha un suo specifico interesse a difendere la validità del procedimento elettorale, costato oltre centomila euro, e deve altresì tutelarsi, giacché, nell’ipotesi di accoglimento del gravame, verrebbe ad assumere il ruolo di parte soccombente, e a carico dello stesso potrebbero essere poste le spese di giudizio”. Non manca nella risposta anche una stoccata politico-morale all’uscita di Croci dietro al quale Lapunzina intravede l’opera di “mandanti occulti”. Aggiunge il sindaco: “Per la assoluta inconsistenza e temerarietà delle tesi addotte, auspichiamo che il Tar, oltre a respingere il ricorso (la qual cosa immaginiamo certa), condanni i ricorrenti al pagamento di tutte le spese, ivi comprese quelle del Comune. Ove così non fosse, per lo spirito di servizio che anima questa amministrazione, non avremo difficoltà alcuna ad accollarci, in termini personali, l’onorario dei legali Pellegrino e Finazzo, anche al fine di stroncare l’inaccettabile strumentalizzazione posta in essere da quelle parti politiche (mandanti occulti e gregari) che, dopo aver operato il ‘sacco’ della città, provano oggi ad esercitarsi in falsi moralismi”.
09.07.2012