Stampa articolo
OMAGGIO DI CEFALÙ ALLA CANTATRICE DEL SUD

Rosa Balistreri, la voce che urlava contro le violenze

Rosa Balistreri, la cantatrice del Sud a cui è stata dedicata a Cefalù una serata per gli “Incontri d’autunno”, è stata figlia e madre del Novecento. Vita difficile, voce sincera. Lavori umili, dignità suonata. Una chitarra, l’incapacità di leggere e scrivere, la forza e il coraggio di una donna che ha testimoniato, con le sue grida in versi, il dolore di una terra, di una donna, di una vita intera. Ha testimoniato l’Amore popolare, quello profondo. Ha urlato le ingiustizie, le proteste dei braccianti, delle donne, dei poveri. Ha suonato la poesia di una Sicilia vittima. L’ha portata in giro per l’Italia. Rosa che ha subito violenze dal padre, dal marito, dal prete. Rosa che, per mantenere la figlia, andò a lavorare in vetreria, raccoglieva lumache, fichi, verdure, salava le sarde al mercato. Rosa che ha visto uccidere la sorella, che ha vissuto il dolore in un padre impiccato. Rosa che ha amato il pittore Manfredi, che è stata verseggiata dal poeta Ignazio Buttitta. Che ha conosciuto Guttuso. La stessa Rosa che è stata scoperta a Firenze da Dario Fo che, conoscendola, ha “trovato la Sicilia”. Rosa Balistreri che ha imparato dai cantastorie, dalla musica popolare e quindi dai contadini, dai carcerati, dai poveri. Rosa in galera per aver pugnalato un marito che ha giocato a carte il corredo della figlia. Rosa che si vendica della violenza subita dal prete, rubando le offerte in chiesa. Rosa che vuole partecipare al Festival di Sanremo e ne viene esclusa, forse perché “scomoda” nelle sue pesanti verità in musica. Rosa Balistreri che ha sublimato il suo dolore trasformandolo in arte. Arte popolare, folcloristica. Le sue canzoni, le sue storie, la sua voce, le sue espressioni dovrebbero essere patrimonio culturale della Nostra Sicilia bedda. Lei non voleva essere dimenticata. E noi abbiamo l’obbligo morale di ascoltarla e di tramandarla. E di continuare a cantarla nelle nostre serenate d’amore. E chi ancora non la conosce, ha il dovere di incontrarla. Almeno nelle sue canzoni più belle. Almeno una sola volta. Un ringraziamento a Giovanni Cristina, per averle dedicato un incontro autunnale al cinema Di Francesca e per averlo fatto con una generosità che Rosa avrà, da qualche parte, apprezzato. Magico il videodocumentario con immagini reali, pezzi di storia, scene vere, indimenticabili. Magico il momento in cui Rosa era lì con noi. La sua voce, in una lontana intervista a Cefalù, nella prima delle nostre radio.
25.10.2013
Valentina Emanuele