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UN ITINERARIO MUSEALE SULL’ARTISTA

Percorsi d’autore, Termini riscopre l’arte di Sgarlata

Il 10 maggio sarà inaugurato a Termini Imerese l’itinerario museale “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”. L’iniziativa sarà presentata alle ore 18 presso la pinacoteca del museo civico “Baldassare Romano”. Proseguirà nella sala municipale “Vincenzo La Barbera” e si concluderà, infine, all’interno dell’abitazione dell’artista, scomparso nel 1979, adibita dai suoi eredi a casa museo. L'abitazione, residenza dell'artista e rifugio per la propria famiglia, sebbene i suoi frequenti viaggi negli anni, e sempre stata luogo d’ispirazione per le sue opere. Per l’occasione, sarà resa accessibile al pubblico. Da vari mesi ormai gli eredi dell’importante scultore, rappresentati da Fabio Sgarlata, hanno aperto le porte della casa ai tre curatori dell’itinerario museale: Roberto Fiorellino, esperto in marketing del turismo ed applicazioni tecnologiche per lo sviluppo del turismo culturale; Sergio D’Amore, artista d'arte contemporanea, esperto in museologia e comunicazione visiva, e Donatella Battaglia, studiosa, ricercatrice storica e archivista. I tre studiosi hanno ritrovato interessanti manufatti che documentano e approfondiscono l’attività dell’artista. Oltre a raccontare le varie committenze artistiche, pongono lo scultore al centro del dibattito culturale del secolo scorso grazie ai suoi contatti con le principali istituzioni del tempo, nazionali e internazionali. Il prestigio dell’itinerario artistico è valsa a Filippo Sgarlata la partecipazione a importantissime manifestazioni quali, ad esempio, la Biennale di Venezia, la Biennale d’Arte Triveneta, l’Esposizione internazionale della medaglia contemporanea di Roma, l’Esposizione numismatica e medaglistica ibero-americana di Barcellona, l’Esposizione della medalla actual di Madrid, il Musée de la Chasse di Bruxelles. Sgarlata è stato uno dei più grandi medaglisti dell’età contemporanea. Sul finire degli anni Quaranta ha partecipato a due prestigiosi concorsi legati all’arte sacra: nel biennio 1947-48 per la porta in bronzo per la Basilica di San Pietro in Vaticano, dal 1949 per la porta del Duomo di Milano. Entrambe le volte fu inserito nella rosa dei finalisti ma l’esito si rivelò logorante. La delusione fu attutita dalla realizzazione di quattro pannelli per L’Annunziata di Caccamo e di un bassorilievo per la Cattedrale di Altavilla Milicia. Ma il movimento d’opinione sviluppatosi attorno al concorso per San Pietro lo propose come candidato ideale per l’ideazione della porta mariana della Cattedrale di Palermo che aprì i battenti nel maggio 1961. L’opera fu voluta dal cardinale Ruffini come manifestazione di consacrazione del popolo di Sicilia alla Madonna, nelle intenzioni e nei fatti connessione tra la storia sacra e la realtà urbana. Negli stessi anni Filippo Sgarlata accolse prestigiose commissioni di medaglie commemorative: il piatto in oro per l’Esposizione filatelica internazionale Sicilia ’59, la medaglia per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, il medagliere per la Repubblica di San Marino. Fu invitato dalla direzione della Zecca di Stato Italiana al concorso per le monete-medaglie celebrative del decennale della Costituzione; nel 1964 dalla Repubblica di San Marino gli furono commissionate la realizzazione di tre medaglie: S. Marino, S. Leo e Sant’Agata. Altre commissioni, successivamente, arriveranno dall’Assemblea regionale come le medaglie su Don Luigi Sturzo, de cardinale Ernesto Ruffini e del ministro dell’Interno Franco Restivo. Anni dopo si dedicherà al terremoto nel Belice e, nel 1976, alla Rassegna del Sacro nell’arte contemporanea. La sua casa ha svelato la sua arte: dai bozzetti a matita embrionali ai calchi in gesso, sino alle opere finite. Sono le opere che hanno reso immortale l’artista e risorsa territoriale importantissima nel panorama artistico culturale nazionale e internazionale”.
20.04.2014