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NON PARTE IL PIANO CON LA BANCA BRASILIANA

Termini, incertezza sui fondi del progetto della Grifa

Non tutto è chiaro, malgrado gli annunci e le assicurazioni, sul futuro dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. In queste ore è circolata la notizia, di per sé allarmante, che non ci sarebbero i soldi per dare il via all’operazione Grifa: è il progetto di produzione di auto ibride che dovrebbe rioccupare 780 degli operai. La Grifa aveva annunciato, e sottoscritto in un accordo al ministero dello Sviluppo economico, un investimento di 350 milioni di euro: 100 li avrebbe scuciti la società, altri 250 sono stati messi a disposizione dal Mise e dalla Regione Sicilia. Dei cento annunciati dalla Grifa non ci sarebbero tracce. L’allarme ha preso corpo quando il Banco Rio de Janeiro, che dovrebbe tirare fuori da un proprio fondo 75 dei cento milioni, ha chiarito che “l’operazione non è da considerarsi scontata”. Nei mesi scorsi Grifa aveva deliberato un aumento di capitale da 25 a 100 milioni e annunciato l’imminente ingresso nella società del fondo brasiliano “Kbo Capital”. È da questa operazione, ora messa in discussione, che dovevano arrivare 75 milioni ma solo dopo l’accordo tra Grifa e sindacati. Il 10 ottobre l’intesa è stata siglata. Ma l’operazione finanziaria non è ancora partita. Che significa? Un ripensamento, difficoltà, mancanza delle condizioni industriali previste dal progetto? Alle preoccupazioni che a Termini si stanno diffondendo ha cercato di dare una risposta interlocutoria il viceministro Claudio De Vincenti il quale ha assicurato, senza entrare nei dettagli, che “l’operazione di passaggio da Fiat alla newco Grifa del sito di Termini Imerese sta procedendo, secondo le modalità e la tempistica indicate nel verbale di incontro sottoscritto pochi giorni fa al ministero dello Sviluppo Economico da tutte le parti”. In ogni caso, ha aggiunto De Vincenti, “Invitalia sta effettuando le previste verifiche sul piano industriale e finanziario di Grifa”.
16.10.2014