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AL MANDRALISCA ALTRA SERATA DEGLI INCONTRI D’ESTATE

Cefalù, il figlio racconta Pio La Torre visto da vicino

Quando il padre venne ucciso, in una stretta via di Palermo, Franco La Torre dirigeva una radio del Pci. Era in studio quando apprese quasi in diretta la tragedia più grande della sua vita. L’ha tenuta per sé per 33 anni. E solo ora ha trovato la forza di riviverla in un libro in cui racconta il rapporto con il padre sin da quando era bambino e con lui divideva i momenti più intimi e personali. Franco La Torre ricostruisce quei momenti, e tanti altri che lo hanno fortemente influenzato, nel libro “Sulle ginocchia” che sarà presentato domani, venerdì 31 luglio, nel terrazzo del museo Mandraalisca. L’incontro fa parte degli “Incontri d’estate” curati da Giovanni Cristina e Franco Nicastro e promossi dalla Fondazione Mandralisca e dall’associazione Amici del cinema Di Francesca. L’incontro di domani segue la serata con il magistrato Nino Di Matteo e il giornalista Attilio Bolzoni. È stata una serata molto intensa e partecipata che ha troccaato i temi cruciali del libro: la lunga trama dei rapporti tra la mafia e lo Stato, uomini delle istituzioni, manager, politici e imprenditori. Il libro di La Torre riporta alla stagione delle stragi e dei delitti eccellenti degli anni Ottanta e focalizza la figura straordinaria di La Torre, protagonista delle lotte contadine, dirigente politico e sindacale, relatore di minoranza della Commissione antimafia, promotore della battaglia contro la militarizzazione della Sicilia e i missili a Comiso, proponente della legge che porta il suo nome e quello di Virginio Rognoni con la quale è stato introdotto il reato di associazione mafiosa ma soprattutto la confisca dei beni mafiosi. La vicenda pubblica di Pio La Torre è nota. Molto meno la sua dimensione privata che riaffiora dopo oltre trent’anni dalla memoria di un bambino che giocava con un padre affettuoso e premuroso e ricorda quando era preso e coccolato sulle sue ginocchia.
30.07.2015