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INTENSA SERATA AL TEATRO CICERO

Contro la violenza le donne mettono in scena l’emozione

È stato tutto un brivido di belle emozioni, di note leggere e di lacrime di speranza per dire “no” alla violenza sulle donne. Davvero numerosa la partecipazione al teatro comunale "Salvatore Cicero" di Cefalù per ricordare un fenomeno non solo criminale difficile ancora da estirpare. Le donne sono state le protagoniste con le loro storie, i loro progetti e Il loro lavoro attivo sul territorio. Sotto la direzione di Santa Franco si sono succeduti argomenti di grande spessore sociale; grazie alla determinazione della sociologa Giorgia Butera che, dopo la campagna di sensibilizzazione contro la cultura delle spose bambine, adesso nei territori africani lotta contro la mentalità che colpisce le donne mestruate emarginate dalla propria gente perché ritenute “impure”. In seguito l'assistente sociale del consultorio cefaludese Laura Modaro ha parlato di quelle donne che chiedono aiuto ai servizi perché privi della propria libertà a causa di mariti possessivi e a causa della paura di perdere i propri figli. Realtà non così tanto lontane e ben ramificate sul territorio. La testimonianza più toccante è stata la presenza sul palco, silenziosa ma penetrante, di una donna vittima di soprusi e violenze sessuali, il cui sguardo, le cui mani manifestavano tutta l'apprensione e il dolore di un passato senza futuro e di sola paura. La musica ha inciso fortemente sul carico di emozioni trasmesse con la voce di Sandrine Rajmondi, la partecipazione straordinaria di Mari Salvato, e delle ragazze della Croce rossa di Palermo. Infine i messaggi incrociati di due poeti, l'uno dedicato agli uomini e l’altro alla donna, perché entrambi sono essenziali e indispensabili affinché la vita continui e possa essere vissuta al meglio. "Chi non è venuto – ha commentato il sindaco Rosario Lapunzina – ha perso una serata indimenticabile e commovente. Per questo ringrazio per la collaborazione la Fidapa e l'associazione Fareambiente Cefalù-Madonie per averci regalato queste bellissime emozioni, vive e tangibili".
24.11.2015
Patrizia Curreri