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IL CONTENZIOSO CON IL COMUNE DI CEFALÙ

Tarsu, per gli alberghi legittime tariffe più alte

Gli alberghi possono essere chiamati a pagare una tassa sui rifiuti (Tarsu) più alta rispetto a quella applicata alle abitazioni civili. Questo principio, che chiude un lungo contenzioso a Cefalù, è stato fissato dalla Commissione tributaria regionale della Sicilia che ha respinto il ricorso di una società alberghiera contro il Comune. All'origine del caso un avviso di pagamento che la società interessata aveva contestato per la maggiorazione delle tariffe applicate. Il Comune aveva però ottenuto giudizi favorevoli e per ultimo la Cassazione aveva rinviato il caso alla Commissione tributaria regionale ma aveva nel contempo fissato le linee del principio da applicare. E cioè che "la maggiore capacità produttiva di un esercizio alberghiero rispetto a una civile abitazione costituisce un dato di comune esperienza". E sempre la Cassazione, ora ripresa dalla Commissione tributaria, ha stabilito che l'eventuale attività stagionale non assume alcun rilievo. Tutt'al più il Comune può, a propria discrezione, applicare "speciali riduzioni di imposta". E dunque l'avviso di pagamento emesso nei confronti della società ricorrente viene dichiarato legittimo.
25.11.2015