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A UN SECOLO DALLA MORTE DELLO STUDIOSO

Dal Carnovale all’etnostoria, Termini studiata da Patiri

Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della morte di Giuseppe Patiri (Termini Imerese, 10 ottobre 1846 - 1 marzo 1917), paletnologo, etnologo e studioso di storia locale. Figlio di don Rocco Patiri e donna Mattea De Luca, appartenne a un’agiata famiglia del patriziato urbano. Con il sacerdote Carmelo Palumbo e il prof. Saverio Ciofalo avviò le prime indagini sulla preistoria nel territorio imerese. Eseguì scavi e ricognizioni in diverse grotte del termitano e del suo circondario, ricevendo consensi da parte di Georg August Schweinfurth, celebre paletnologo tedesco. Nel campo dell’etnoantropologia termitana Patiri ebbe corrispondenze epistolari con i demologi Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino. Collaborò con diversi giornali, fu socio della Società Siciliana per la Storia Patria e vasta fu la sua produzione scientifica. Il nome di Giuseppe Patiri è legato anche alla manifestazione del Carnevale di Termini Imerese, uno dei più antichi d’Italia, tramite quattro ricevute di pagamento di lire “una” rilasciategli rispettivamente nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio dell’anno 1876, dall’originaria “Società del Carnovale” di Termini Imerese. L’antico documento, che comprova l’esistenza anche nella cittadina imerese, dopo Palermo, di un comitato organizzatore del Carnevale, fu presentato il giorno 11 febbraio 1998 nei saloni del circolo Margherita, nell’ambito della mostra filmato-fotografica “Un Carnevale Antico”, patrocinata dalla Pro Loco. Una rassegna delle immagini più rappresentative facenti parte di questa mostra fu anche inserita nell’esposizione svoltasi negli ambienti del museo civico Baldassare Romano dal 14 al 24 febbraio dello stesso anno, dal titolo: “Maschere e mascheramenti in Sicilia dal ‘600 ad oggi”. Il ruolo svolto da Patiri nell’associazione carnascialesca non è noto. Tuttavia, visto il suo interesse anche per gli aspetti più salienti del folclore termitano, non è da escludere un suo coinvolgimento diretto.
28.02.2017
Giuseppe Longo