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Lunga vita nelle Madonie, test sui segreti della longevità

Nelle Madonie si cercano i segreti della longevità. Tutto nasce da studi e osservazioni statistiche dai quali è emerso che proprio qui si vive molto più a lungo. E questo, in fondo, era già risaputo. Ma quali sono le componenti genetiche e ambientali che influiscono sull’invecchiamento? È l’interrogativo al quale vorrebbe dare una risposta il demografo Michel Poulain che per alcuni giorni ha fatto in tre paesi madoniti un test sui casi di persone ultranovantenni. Per questa ricerca, che lunedì 20 novembre sarà discussa in un incontro operativo a Castellana Sicula con le amministrazioni municipali coinvolte, Poulain si avvale della collaborazione del professore Calogero Caruso, ordinario di Patologia generale dell'Università di Palermo e coordinatore di un progetto finanziato dal ministero dell'Università con l'obiettivo di individuare i fattori genetici e ambientali dell'invecchiamento attivo, ovvero in buona salute. Poulain si muove seguendo l’ipotesi che in Sicilia possa trovarsi la sesta "Zona blu" del pianeta (in Italia l’unica individuata è quella di Nuoro) dove è più elevato il tasso di longevità della popolazione. L'indagine dello studioso toccherà 31 comuni madoniti e intanto è cominciata con la consultazione dei dati anagrafici tra il 1866 e il 1926 di Petralia Sottana, Geraci Siculo e Isnello. In un secondo momento la ricerca di estenderà a casi più attuali e ad altri paesi delle Basse Madonie. Partner del progetto sono le testate on line Blog Sicilia e Madonie Notizie, l'Asp e la città metropolitana di Palermo. Tre anni fa a Montemaggiore Belsito, un altro paese madonita di 3500 abitanti, nove centenari erano stati radunati in piazza per una festa collettiva promossa dall'amministrazione comunale.
18.11.2017