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L’INSTALLAZIONE DI DRUDI A SANTA CATERINA

Cefalù, l’Annunciata icona pop della donna

L’Annunciata di Antonello da Messina è diventata un’icona pop della Sicilia e della donna. Così l’ha vista e trasformata Mauro Drudi, artista romagnolo, che al capolavoro di Antonello ha dedicato un’installazione. L’ha chiamata “LEI” e la presenta a Cefalù, seconda tappa siciliana dell’esposizione ospitata fino al 7 luglio all’Ottagono santa Caterina. La prima tappa era stata, l’estate scorsa, la chiesa di San Cristoforo a Siracusa. E in precedenza l’installazione era stata esposta a Fano, nelle Marche. Nella versione approdata a Cefalù LEI ha tutte le caratteristiche di una “prima” assoluta. Mauro Drudi, padre del progetto, ha creato infatti per la prima volta una struttura perfettamente circolare, molto diversa quindi dalle installazioni precedenti che erano formate da due grandi pareti contrapposte convergenti verso l’altare. LEI è sempre stata ospitata in chiese dalla pianta rettangolare e questa mostra, oltre che una sorta di sfida, sembra essere anche la soluzione più adatta allo spazio fornito dalla città di Cefalù. L’installazione infatti è eretta all’interno dell’Ottagono di Santa Caterina. LEI è la rivisitazione in chiave pop dello splendido volto dell’Annunziata di Antonello, capolavoro del 1476. E compare in tagli, prospettive, misure, materiali e colori diversi per più di 600 volte, tutti pezzi unici realizzati a mano, tutti l’uno diverso dall’altro. Lo stesso titolo indica che l’immagine dell’Annunciata rappresenta simbolicamente tutte le donne. E rivela un richiamo al genio di Andy Warhol. “La LEI di Cefalù è molto particolare”, dice Drudi, “impegnativa, difficile, ambiziosa, ma grazie al mio staff e agli sponsor tecnici che hanno fornito struttura portante e una splendida illuminazione, il risultato è di alto livello”. La mostra, a entrata libera, inaugurata sabato 25 maggio, sarà visitabile fino a domenica 7 luglio tutti i giorni dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 18;00 a mezzanotte.
25.05.2019