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Termini, i pupi di Canino per ricordare i defunti

Storia, leggenda e tradizione sono gli ingredienti della manifestazione che dall’1 al 3 novembre si terrà a Termini Imerese in occasione della commemorazione dei defunti. Si tratterà di una fiera nella quale la sostenibilità si mescola con l’artigianato e la solidarietà. L’iniziativa dal titolo “Pupi e zucchero”, giunta alla seconda edizione, è organizzata da Teletermini, Radio Panorama, Circolo Margherita e dalle associazioni Politeia, “I pupi di Nino Canino”, Lions Club Termini Imerese Host e Cultura Identità, e dal Cna di Palermo. Nel salone delle feste del circolo Margherita sarà possibile ammirare i Pupi siciliani appartenenti alla famiglia Canino, precursori di questa antica tradizione. L’opera dei pupi ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di patrimonio dell’umanità. Già nel 1989 la collezione della famiglia Canino è diventa patrimonio tutelato dalla Soprintendenza dei Beni culturali in quanto uno dei due capiscuola fu proprio don Liberto Canino. Nella mostra si ritrovano alcuni pezzi della collezione e le attrezzature sceniche del prestigioso teatro delle marionette di don Liberto che nel 1828 iniziò a regalare emozioni a grandi e a piccoli. Quest’anno alla rievocazione delle tradizioni gli organizzatori hanno voluto abbinare l’arte culinaria: si potranno degustare numerose prelibatezze come ad esempio i pupi di “zuccaro” dello chef Peppe Sciurca, la frutta martorana oltre alle tipicità dei migliori pasticceri e artigiani del territorio. La solidarietà è un fondamento del volontariato e quest’anno le associazioni TeleTermini, Politeia e Lions Club Termini Imerese Host in collaborazione con Enel, doneranno alla casa circondariale di Termini Imerese i dolciumi per i bambini dei detenuti. Il 31 di ottobre presso la sala lettura sempre del circolo Margherita si è svolta una conferenza dal titolo “Tradizioni e sostenibilità”, un’opportunità per conoscere le imprese ecosostenibili del territorio che hanno rivalutato la tradizione e gli antichi mestieri. Tra i relatori l’apicultore dell’ape nera sicula Carlo Amodeo, un rappresentante del Consorzio della manna di Castelbuono e l’imprenditore Francesco Calvagna che parlerà dei grani antichi siciliani. "In Sicilia abbiamo sempre un buon motivo per festeggiare e, soprattutto, per mangiare - dice l'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina - e la ricorrenza dei defunti non è da meno rispetto alle altre festività. La commemorazione dei nostri cari diventa tripudio di leccornie per adulti e bambini che si aspettano i regali dai ‘morti’. Persino in alcune tombe paleocristiane rinvenute nei sotterranei di Palermo sono state trovate nicchie per il ‘rinfresco’ con la duplice funzione di fungere da ‘conforto’ dei parenti che andavano ad assistere alle esequie e di assicurare provviste al defunto nella sua vita ultraterrena. Si comprende così quanto sia ancestrale e radicata nella nostra cultura l’idea che il cibo possa superare anche i confini della morte. È certamente un'occasione tra pupi di zucchero, dolcetti vari, giocattoli per i più piccoli e un pensiero per i cari che ci hanno lasciato".
25.10.2019