Non ho condiviso il taglio e i contenuti dell’articolo pubblicato dalla Voce sull’assemblea del distretto turistico Termini-Cefalù Madonie alla quale ho partecipato. Premetto che tutti gli attori del distretto, nessuno escluso, dovrebbero fare un mea culpa per non essere riusciti in questi quattro anni a farlo decollare, con gravi ripercussioni anche sul tessuto economico. Non è accettabile però l’attacco all’intero comprensorio e in particolare alla parte pubblica e al presidente di Sosvima che in più occasioni ha criticato, sintetizzando il pensiero della stragrande maggioranza degli attori interessati compreso quello di molti privati, con valide motivazioni lo stallo del distretto. Ha fatto così emergere chiaramente l’esigenza di ridare slancio al distretto con un cambio di passo.
Forse è questo che ha dato fastidio a qualcuno? Oltretutto, e mi limito solo a questo per evitare ulteriori polemiche, l’articolo non rispecchia minimamente quello di cui si è discusso, come le richieste quasi all’unanimità nei vari interventi delle dimissioni del presidente.
L’articolo poi non rispetta, a mio giudizio, le regole giornalistiche del contraddittorio che come in questo caso, in cui si fanno affermazioni gravissime contro persone ben specifiche, dovrebbero essere applicate. Non fa certamente onore alla testata, di cui è stata sempre apprezzata l’impostazione professionale, una certa faziosità del testo. Sarebbe stato più corretto scrivere che si trattava della nota di una parte o della lettera di un singolo individuo e non di un articolo sopra le parti che racconta l’assemblea confondendo i lettori.
* Vice sindaco di San Mauro Castelverde