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Lapunzina: è un’operazione verità

La delibera di giunta che avvia le procedure per la dichiarazione del dissesto finanziario è un atto di “verità”, che abbiamo voluto assumere perché da sempre operiamo con senso di responsabilità, adottando scelte, non sempre facili, ma comunque prese in modo coscienzioso e consapevole. Il Comune,
al nostro insediamento, era in una situazione disperata. Tutti lo sanno e chi tenta di negare questa evidenza ben sa di dire il falso. Nel maggio 2012, avremmo potuto da subito scegliere la via del dissesto finanziario. Era una strada assai semplice e politicamente conveniente, che si presentava spianata innanzi a noi. Saremmo rimasti totalmente fuori dal gioco delle responsabilità nella gestione finanziaria. Se abbiamo rinunciato a percorrerla, se abbiamo deciso di metterci la faccia, è perché ritenevamo giusto giocare una carta, sfruttare una unica possibilità che la legge ci ha dato: il piano di riequilibrio finanziario decennale.
Oggi, ce lo dicono gli organi tecnici, quel piano non è più percorribile, perché i creditori hanno ritenuto di non potere aspettare. È nel loro diritto. Noi ne prendiamo atto, e, pur senza esservi tenuti, diamo la nostra indicazione al Consiglio, unico organo che ha la facoltà di dichiarare il dissesto, in piena sovranità, non essendo vigente alcuna norma che possa obbligarlo.
Condividiamo la responsabilità di una scelta, che riteniamo comunque, inevitabile. A chi ci accusa di non avere rispettato gli impegni, rispondiamo che non ci siamo certo impegnati a fare miracoli. Abbiamo fatto ciò che era impossibile fare, risanando le finanze correnti, riducendo la spesa pubblica, e non contraendo debiti, subendo il contestuale taglio dei trasferimenti. Siamo pronti a sottoporci, assieme agli altri, all'accertamento, che verrà compiuto sui conti, da soggetti terzi. Non è allegro dichiarare il disseto finanziario. Ma siamo certi che la città, alla fine di questo percorso, ne uscirà rafforzata.
* Sindaco di Cefalù
18.12.2014
Rosario Lapunzina*