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Geraci Siculo si promuove
come “borgo dei tesori”

Geraci Siculo entra a far parte dell’associazione “Borghi dei Tesori” di cui sono soci fondatori la Fondazione Le Vie dei Tesori e l’associazione Amici delle Vie dei Tesori. L’associazione, alla quale hanno già aderito 42 comuni siciliani, promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico, enogastronomico dei borghi italiani. Favorisce quindi percorsi di riappropriazione dal basso da parte degli abitanti, con riferimento sia al patrimonio materiale che immateriale.
All’associazione è riconosciuto un ruolo sui temi della digitalizzazione, della rigenerazione urbana, della sostenibilità, della green economy, del contrasto allo spopolamento e all’incentivazione di politiche di attrattività.
“Negli anni – afferma il sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa – il circuito de La via dei Tesori si è reso protagonista di rilevanti progettualità, in particolare nel campo del turismo culturale, diventando un brand capace di mobilitare migliaia di persone e ottenendo anche importanti riconoscimenti quali, ad esempio, il premio Cultura+Impresa. Condividiamo pienamente i principi perseguiti dall’associazione a partire dalla promozione dei valori che hanno alla base la qualità della vita, la coesione sociale, il capitale umano, i saperi del territorio. L’adesione all’associazione rappresenta per Geraci un nuovo ed efficace strumento per quel lavoro di rete che a nostro avviso è indispensabile per la valorizzazione dei piccoli comuni.”
All’associazione Borghi dei Tesori possono aderire i comuni sotto i 7.000 abitanti. In ciascuno di essi deve ricadere almeno un “tesoro”, cioè un bene di riconosciuta importanza culturale (storico-artistica, monumentale, naturalistica, artigianale, tesoro umano). Diversi quelli segnalati dal comune di Geraci Siculo, fra cui Il Salto dei Ventimiglia, il castello dei Ventimiglia e la cappella palatina, la chiesa madre, la chiesa del Collegio di Maria, la chiesa di Santo Stefano, la chiesa di San Giuliano e monastero benedettino, Santa Maria La Porta, la chiesa di San Bartolomeo ed ex convento degli Agostiniani, l’ex convento dei Cappuccini.
Inserite anche diverse produzioni e ricette tipiche come la “pittrina ca fasola” (castrato al sugo con i fagioli verdi locali) i sasizunedda cu dauro (polpette di carne avvolti in foglie d’alloro). Fra i saperi il taglio della pietra locale: ci sono ancora oggi scalpellini. Fra i tesori viventi i pastori che montano cavalli riccamente bardati, indossano i costumi tradizionali, portano in offerta i “cavaddruzzi e i palummeddri”, ossia degli animaletti di caciocavallo da loro stessi realizzati, modellando la “tuma” rammollita in acqua calda.
Con l’adesione al circuito dei Borghi dei Tesori Geraci Siculo potrà partecipare alle attività di rete disposte annualmente dagli organi statutari dell’associazione e potrà partecipazione al contest che ogni anno l’associazione lancia per l’individuazione di un bene da sottoporre al restauro finanziato dall’Associazione e, infine, potrà anche concorrere per ottenere il titolo di Borgo dei Tesori.
27.04.2021

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