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LA MANIFESTAZIONE DELLA CGIL DOPO LE INTIMIDAZIONI

In 15 mila al presidio simbolico del feudo confiscato alla mafia

Lo scenario richiama le lotte contadine del dopoguerra. E anche stavolta, come allora, c’è di mezzo la mafia in un contesto dove sono cambiati i referenti, i personaggi ma non la loro carica intimidatoria. Quasi 15mila persone hanno partecipato a Polizzi Generosa all’occupazione simbolica del feudo Verbumcaudo, confiscato al boss Michele Greco. La manifestazione, organizzata dalla Cgil e dalla Flai (sindacato dei lavoratori dell’agroindustria) per chiedere che il bene non torni in mani mafiose ma venga assegnato al comune di Polizzi perché lo destini poi a un uso sociale: a una cooperativa in particolare. È per questo che si è sempre impegnato il sindacalista Vincenzo Liarda, responsabile della Cgil nelle Alte Madonie, a cui la mafia ha mandato una chiara intimidazione: proiettili in una busta e una lettera di minacce. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, Susanna Camusso, segretaria confederale della Cgil nazionale, Stefania Crogi, numero uno della Flai nazionale, Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil siciliana, numerosi sindaci, parlamentari nazionali e regionali. La marcia è partita alle 10 lungo la strada che porta ai fabbricati di campagna, a due chilometri da Vallelunga. La manifestazione ha visto la partecipazione della commissione nazionale e regionale antimafia, della Provincia di Palermo, di una quarantina di amministrazioni comunali e di associazioni come Libera, l’Anpi e il centro Pio La Torre. Dopo l’occupazione pacifica, si è svolta una visita dentro la masseria, gestita dai fratelli Battaglia, assegnatari del feudo da parte del giudice fallimentare. Circa 150 dei complessivi 300 ettari sono coltivati a grano, ulivo, viti. “Abbiamo visitato i locali, alcuni dei quali già in stato di abbandono, ci sono anche dei silos e un grande frantoio”, ha riferito il segretario organizzativo della Cgil Ennio Li Greci. “Chiediamo – ha detto Susanna Camusso, che ha chiuso la manifestazione con un comizio da un trattore – che il feudo non sia messo all’asta ma restituito al Comune'. Per la Cgil responsabilità individuale e delle istituzioni, legalità e lavoro sono tre parole fondamentali. Il lavoro non sarà mai lavoro libero se è lavoro sottomesso alla mafia”. Per Mariella Maggio “la manifestazione è stata un presidio per la legalità in senso lato: legalità nel lavoro, legalità come affrancamento dalla mafia, legalità come principio fondante dello stato democratico”. “In quest’ottica non può che preoccuparci la norma sulle intercettazioni – ha sottolineato Maggio – che limiterà il diritto a essere informati, pregiudicherà importanti inchieste giudiziarie, rafforzerà un principio che purtroppo sembra prendere sempre più campo, cioè che l’impunità è possibile”. “Il feudo Verbumcaudo, confiscato ai Greco, è sempre stato controllato dalla mafia – ha detto il senatore Beppe Lumia del Pd, anch’egli minacciato – e continua a esserlo anche oggi, grazie al condizionamento del territorio esercitato dal clan Madonia di Vallelunga attraverso i boss della famiglia Privitera. Gli appetiti di Cosa nostra non si sono placati neanche dopo la confisca. La mafia, infatti, continua a intimidire e a minacciare perché con l’escamotage dell’ipoteca pensa di poter rimettere le mani sul bene, ricomprandolo all’asta”. “Per prima cosa – aggiunge Lumia – è indispensabile che le banche cancellino l’ipoteca sul bene, dimostrando così il loro impegno concreto contro la mafia e per la legalità. Allo stesso tempo bisogna correggere la legge per liberare i beni confiscati da questo meccanismo, che rischia di diventare il cavallo di Troia della mafia per rientrare in possesso dei patrimoni che gli erano stati sottratti”. “Inoltre – conclude l’esponente del Pd – il giudice civile di Termini Imerese deve rispettare le disposizioni del giudice penale, il quale ha assegnato il bene al Comune di Polizzi che, a sua volta, lo ha affidato alla cooperativa Placido Rizzo di Libera".
15.06.2010
Redazione