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INCIDENTE DOPO LA MORTE DI OPERATORE TURISTICO

Tragedia tra Cefalù e S. Mauro, due morti dopo veglia funebre

Si recano in casa del congiunto morto d’infarto e al ritorno muoiono in un incidente stradale. Le vittime erano padre e figlia. La tragedia questa notte fra Cefalù e San Mauro Castelvederde. Tutto è cominciato ieri pomeriggio quando l’imprenditore Angelo Glorioso, 69 anni, titolare della Touriscar società di autolinee, è stato stroncato da un malore mentre si recava a conferire rifiuti in un’isola ecologica. Alla notizia della morte, i suoi congiunti che abitano a San Mauro si sono messi in viaggio per Cefalù dove si sono fermati fino alle 4,30 di questa notte. Viaggiavano su una Golf Volkswagen condotta da Giuseppe Zito di 63 anni. A bordo anche Santa Colantoni di 60 anni (moglie del conducente), il padre Carmelo di 87 e una loro amica, Lina Giaimo di 38 anni. Sulla strada provinciale 52, in località “Buonanotte”, l’auto è uscita di strada. In quel punto le condizioni del fondo stradale sono molto degradate e la carreggiata è delimitata da un vecchio muretto che la Golf ha sfondato prima di precipitare lungo una scarpata. Carmelo Colantoni, cognato dell’operatore turistico morto per infarto, è morto sul colpo, la figlia Santa subito dopo. Gli altri passeggeri, sono invece rimasti feriti: Zito ha riportato varie contusioni guaribili in trenta giorni, Lina Giaimo ha riportato la frattura del bacino. Sono entrambi ricoverati all’ospedale Giglio di Cefalù ma non sono in pericolo di vita. L’allarme è stato dato da Lina Giaimo con qualche ora di ritardo: la zona non ha una copertura telefonica sufficiente e il suo cellulare è quindi rimasto a lungo inattivo. Quando è riuscita finalmente a chiamare i carabinieri la tragedia si era già consumata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di San Mauro Castelverde e di Finale di Pollina che sono scesi lungo la scarpata raggiungendo il mezzo tra la vegetazione. Le condizioni di pericolosità della strada e di alcuni tratti in modo particolare, privi di guard rail, erano stati già segnalati al prefetto di Palermo, all’assessorato regionale alle infrastrutture e al commissario straordinario dell’ex provincia di Palermo. Ma, ha denunciato il sindaco Giuseppe Minutilla, “non abbiamo avuto risposte”. ® Riproduzione riservata
17.10.2016
la Redazione