IL CONTENZIOSO PER I LAVORI AL DEPURATORE
Cefalù, il Comune non paga
Il conto cresce di 15 mila euro
L’amministrazione comunale di Cefalù dovrà pagare 15 mila e 758 euro in più del dovuto perché non ha rispettato gli impegni assunti con una azienda. I fatti, ricostruiti in una interpellanza del capogruppo del Pd, Rosario Lapunzina, riguardano i lavori al depuratore di contrada S. Antonio. Le opere sono state affidate nel dicembre 2008 alla ditta Vigor ma al momento di pagare il conto – 55 mila e 252 euro – a causa delle difficoltà finanziarie l’amministrazione ha chiesto e ottenuto la rateizzazione della fattura dalla Vigor.
Il Comune avrebbe dovuto, quindi, corrispondere tutto in tre rate: una nel 2009, un’altra nel 2010 e l’ultima nel 2011. Invece ad oggi il Municipio non ha ancora pagato e la Vigor, che nel frattempo si è rivolta al tribunale di Termini Imerese, ha ottenuto un decreto ingiuntivo notificato al Comune il primo febbraio.
Adesso il Municipio dovrà sborsare oltre 71 mila euro. In caso contrario rischia il pignoramento. Continua, dunque, a piovere sul bagnato a Cefalù. Quella dei conti del Comune, infatti, appare sempre più una vicenda ormai fuori controllo.
Nella sua interpellanza Lapunzina chiede al sindaco Pippo Guercio come mai l’amministrazione non abbia adempiuto al piano di rateizzazione così come era stato concordato, determinando un ulteriore aggravio di spese nella già precaria situazione contabile del Comune.
24.02.2012
Riccardo Gervasi