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IL CRITICO PRESENTA LA SUA CANDIDATURA

Cefalù, Sgarbi mette in scena
annunci e siparietti politici

Calabrese si ritira, Caliò si fa avanti
Sgarbi spariglia le carte ma contribuisce almeno a mettere in chiaro anche alcune posizioni dei protagonisti della campagna elettorale a Cefalù. Francesco Calabrese si ritira perché ora sta con Sgarbi e Mauro Caliò si fa avanti duettando con il critico e scambiando con lui la promessa che uno sarà l'assessore dell'altro. Molte sono le notizie che vengono fuori dall’annunciata uscita del critico in una sala gremita del Sea Palace. Intanto la certezza che Sgarbi sarà appunto candidato. Proprio questa evenienza qualcuno ha cercato di scongiurare prima negli incontri romani con i maggiorenti del Pdl e del centrodestra e poi con l’ultimo appello lanciato oggi da Gianfranco Miccichè perché si facesse da parte. Tanto pressing si spiega con il fatto che la candidatura di Sgarbi sottrae spazio e visibilità a quella di Edoardo Croci e mette in crisi il progetto costruito da Simona Vicari e Gianfranco Micccichè attorno a Croci.
L’altra notizia è che Francesco Calabrese non sarà più il candidato dell’Udc, ultimo indirizzo conosciuto del suo inquieto pellegrinaggio politico. Fa un passo indietro e, inaspettatamente, compare al fianco di Sgarbi. In sala si è poi rappresentato un duetto tra lo stesso Sgarbi e Mauro Caliò, candidato di Cefalù possibile, che come aveva fatto con Edoardo Croci è venuto a rendere omaggio al candidato concorrente. Gli scambi di battute e il clima d’intesa fanno pensare comunque che il siparietto tra Caliò e Sgarbi sia la rappresentazione pubblica di un rapporto politico non proprio estemporaneo. Tanto che Caliò ha proposto a Sgarbi di averlo come assessore in caso di vittoria. E Sgarbi ha ricambiato la cortesia proponendo, a parti rovesciate, la stessa cosa. L’uno, in sostanza, assessore dell’altro. Resta da capire a questo punto quale diversità di proposta politica rappresentino due candidature così simili.
C’è ancora un’altra notizia. A fianco di Sgarbi è comparso, pure lui inaspettatamente, Guglielmo Serio, l’ex presidente del Tar Sicilia che pochi giorni fa è stato nominato commissario al Comune di Salemi. Sgarbi si era dimesso da sindaco perché pendeva sul Comune una richiesta di scioglimento per inquinamento mafioso. E adesso Serio, che dovrebbe garantire l’imparzialità della funzione di commissario, appare a fianco dell'ex sindaco addirittura come suo supporter elettorale. C’è una commistione di ruoli che non contribuisce, almeno in questo caso,a fare chiarezza.
Nel corso dell’incontro Sgarbi ha quindi parlato del suo progetto con il cosiddetto Partito della rivoluzione. Come un fiume in piena ha spiegato le ragioni della candidatura dopo che sei mesi fa era stato cercato da un gruppo di cefaludesi tra i quali Dino Agueci, il vice sindaco Roberto Corsello e Giuseppe Farinella, oltre all’interesse per lui mostrato da Simona Vicari e da Gianfranco Miccichè che poi si sono orientati su Croci.
Sgarbi ha anche annunciato che, a parte Caliò, della sua giunta farebbe parte un personaggio molto conosciuto nel giro degli incarichi: è Davide Rampello, già uomo Fininvest e regista di alcuni programmi delaa tv commerciale, ex presidente della triennale di Milano ma anche ex consulente di due presidenti della Regione – Giuseppe Provenzano di Forza Italia e Totò Cuffaro – e del Comune di Palermo dal quale è stato anche incaricato di organizzare un’edizione del Festino.
A Cefalù sarebbe semplicemente assessore alla “magia e all’invenzione”. Tutto in linea, come si vede, con il clima dell’incontro.
E Croci che ne pensa? Lui mantiene la sua candidatura e chiede a Sgarbi di ridimensionare le sue ambizioni. Lo fa cercando, ancora una volta, di riportarlo al suo fianco come sostenitore non come concorrente: “Rilevo - dice - una buona sintonia tra le proposte di Vittorio Sgarbi e il mio progetto per Cefalù. Auspico per tanto che Sgarbi, con le sue competenze in materia artistica e culturale, entri a far parte della coalizione di centrodestra e civica che sostiene la mia candidatura a sindaco per un impegno comune a favore di Cefalù”. Chissà se è troppo tardi o se arriveranno altri colpi di scena. C'è chi ci spera ancora.
17.03.2012
Riccardo Gervasi

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