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LA NUOVA GEOGRAFIA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Cefalù, entrano volti nuovi
Tanti gli eccellenti esclusi

Dubbi sulla legge, seggi “congelati”
Cambia, e anche di molto, la geografia del consiglio comunale di Cefalù. La connotazione più evidente è data dal rinnovo della rappresentanza, con l’ingresso di vari giovani e l’uscita di tanti volti conosciuti tra cui quella del sindaco uscente Pippo Guercio. Sono gli effetti di un voto che ha aperto con l’elezione di Rosario Lapunzina una nuova fase politica della città. L’altro elemento forte che esce dalle urne è la frantumazione del tradizionale sistema di potere del centro destra che però ritrova una certa ricomposizione nella distribuzione dei seggi nella sala delle Capriate. Anche qui bisogna subito precisare che la presenza di eletti nelle diverse liste civiche lascerà spazio a una forte mobilità. Facile prevedere che alla fine si potranno formare maggioranze diversificate (sindaco di centro sinistra e presidente del consiglio di centro destra è più che un'ipotesi). L'unica cosa certa è che Lapunzina potrà contare su sette voti certi: i quattro del Pd, diventato primo partito, e i tre di Svolta democratica.
Tra i volti nuovi che entrano in consiglio due, Nicolò Pizzillo e Daniele Tumminello, sono espressi dal Pd. Marco Larosa viene dal Pdl, Giovanni Iuppa dalla lista Urbe-Città nuova, Gabriele Di Chiara dalla lista LeAli per Cefalù e Francesco Riggio dalla lista Onestà e tradizione dell’ex sindaco Guercio.
Molti gli esclusi della vecchia guardia. Oltre a Guercio, non tornano nella sala delle Capriate personaggi di peso come l’ex vice sindaco Roberto Corsello, Pietro Rasa, Francesco Domenico Dolce, Laura Gattuso e Nicola Noto.
La distribuzione dei seggi, al centro di una complicata valutazione interpretativa della legge e perciò "congelata", dovrebbe essere questa: Svolta democratica 3, Pd 4, Grande Sud 4, Pdl 2, LeAli per Cefalù 2, Urbe-Città nuova 1, Partito della rivoluzione 2, Cefalù cambia 1, Onestà e tradizione 1. I dubbi sono sorti sull'assegnazione di un seggio, per ora attribuito a Grande Sud e conteso da Cefalù cambia e Onestà e tradizione. Il calcolo è al centro di una questione molto sottile. Ai fini dell'attribuzione del seggio vanno presi in considerazione i voti delle singole liste oppure quelli complessivi delle liste della coalizione? In questo secondo caso, vanno calcolati anche i voti di quelle liste che non hanno raggiunto il 5 per cento e perciò escluse dall'assegnazione? La commissione elettorale, presieduta da un magistrato, ha posto il quesito all'assessorato regionale agli enti locali. Fino a quando non arriverà l'interpretazione autentica della norma non si possono assegnare i seggi ufficialmente.
09.05.2012

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