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LA REGIONE AVVIA LE PROCEDURE

Nuovo assetto per l’ospedale
A Cefalù si cambia pagina

Partner di aziende sanitarie di Palermo
Si profila un assetto totalmente pubblico per il futuro della fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù. Resiste la denominazione San Raffaele ma ormai quella storia è finita da tempo. Per l’ospedale, piccolo fiore all’occhiello della sanità siciliana, ora è venuto il momento di cambiare pagina. Si pensa a una partnership con gli ospedali di Palermo. L’indicazione viene dalla giunta regionale che ha dato mandato all’assessore Lucia Borsellino di elaborare entro il 31 ottobre una proposta operativa. Dovrà definire “l’assetto organizzativo che la fondazione dovrà assumere dall’1 gennaio 2014, favorendo la partecipazione, oltre che della Regione, di sole strutture sanitarie pubbliche regionali”.
Questo passaggio indica precisamente la direttrice di marcia della Regione. Finita la fase della sperimentazione e della gestione con il sistema misto pubblico-privato, si torna al sistema interamente pubblico. Per l’ospedale di Cefalù potrebbe essere un vantaggio. Respingendo il ricorso contro la chiusura del punto nascite, il Tar aveva di recente affermato che vanno salvaguardate in prima battuta le strutture sanitarie pubbliche. E aveva così legittimato la scelta di chiudere Cefalù e di salvare invece il punto nascite di Termini Imerese sulla base della diversa natura dei due ospedali: pubblico quello di Termini, privato quello di Cefalù.
Se andrà in porto il progetto di partnership con gli ospedali pubblici palermitani il San Raffaele Giglio assumerà un ruolo e forse anche uno status pubblico. Si accrescerebbe per questa strada il livello di garanzia e di partecipazione diretta del sistema sanitario regionale alla gestione dell’ospedale. Chi sono i possibili nuovi partner? Quelli individuati nella delibera di giunta sono le aziende ospedaliere Civico-Di Cristina-Benfratelli e gli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Questi ospedali soni stati scelti “in quanto afferenti al medesimo bacino assistenziale e nell’ottica dell’ottimizzazione dell’offerta sanitaria nell’ambito delle alte specialità e, in particolare dell’oncologia, della traumatologia e delle scienze neurologiche”.
Ora l’assessore Borsellino e il commissario dell’ospedale di Cefalù, Nené Mangiacavallo, hanno due compiti concorrenti. L’assessore dovrà predisporre le proposte operazione della nuova partnership e il commissario dovrà predisporre tutti gli atti collegati e propedeutici al passaggio entro il 31 dicembre della struttura al servizio sanitario regionale.
Si può dunque dire che la salvezza per l’ospedale Giglio è ormai vicina.
22.08.2013

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