Dopo un lungo travaglio nasce la giunta Burrafato bis. È un esecutivo politico, come era stato annunciato. Ma la scelta dei nuovi assessori si porta dietro un carico di polemiche e di divisioni che arrivano fin dentro il Pd, rimasto senza rappresentanza. E proprio con il Pd Burrafato ha avviato un confronto che passa attraverso la sua adesione al partito.
Il percorso che ha portato alla formazione della nuova giunta nuova giunta è cominciato questa estate con le dimissioni dei due “tecnici” Nicola Cascino e Vincenzo Fasone. Non è stato semplice arrivare a una soluzione condivisa. Anzi, nelle ultime ore, si è consumata una rottura con Carmelo Militello, esponente della lista civica “Termini Insieme”: uno degli assessori era proprio lui. Ma chiedeva di essere nominato anche vice sindaco. Burrafato non ha accolto la proposta e lo scontro è diventato insuperabile. Al suo posto il sindaco ha scelto Lelio Minasola, che nel passato consiglio era schierato con il Pdl e poi è risultato primo dei non eletti nella lista di “Termini Insieme”. Gli altri tre assessori sono Paolo Cecchetti eletto con il “Megafono” di Crocetta, e Donatella Battaglia, l’unica riconfermata.
Ingrassia è stato scelto per il suo profilo “tecnico”. A lui è destinata la delega del bilancio. E avrà il compito di sopperire alla mancanza di un dirigente del settore, rimasto senza una guida burocratica. Per Donatella Battaglia si profila la conferma della delega per la cultura ma lascia le politiche giovanili che dovrebbero essere assegnate a Cecchetti in aggiunta a quelle per turismo, sport e spettacolo. Minasola si occuperà di personale, lavori pubblici e politiche sociali.
Il varo della nuova giunta apre ora una fase politica molto travagliata. Lo conferma anche Carmelo Sacco capogruppo del Pd.“Non abbiamo nulla da ridire – si legge in una sua nota – sulle persone indicate dal sindaco per la ricomposizione del governo della città, né immaginiamo di sollevare alcuna questione che riguarda l'occupazione di poltrone. Abbiamo già programmato incontri con i nostri organi del Pd locale per valutare gli ultimi passaggi politici. osserveremo con molta attenzione la qualità e la concretezza della nuova giunta municipale senza fare sconti a nessuno. È tempo di rimboccarsi le maniche, i termitani hanno estremo bisogno di buona amministrazione e non di altro".
Consapevole delle difficoltà con le quali nasce la nuova giunta, Burrafato ha sentito l’esigenza di puntualizzare e argomentare la sua posizione in una lunga nota.
“I prossimi cinque anni – spiega – per Termini Imerese saranno difficili e complessi, ma anche pieni di nuove ed entusiasmanti sfide. La mia rielezione mi ha certamente gratificato per l'impegno fino ad oggi profuso, ma mi ha chiamato anche a una nuova stagione di impegno per il bene comune. Da oggi le prospettive devono essere chiare e sempre più condivise: trasparenza amministrativa, efficienza dell'organizzazione burocratica ed amministrativa, uscire dall'isolamento politico, amministrare tenendo in giusta considerazione la partecipazione sia di tecnici che di politici nella squadra di governo”.
“La politica – aggiunge – è espressione democratica del consenso popolare, ritengo giusto e corretto verso tutti gli elettori, che proprio la politica si assumi anche le proprie responsabilità con incarichi assessoriali e operativi sul e per il territorio. Pertanto, in conformità a un percorso già delineato all'indomani della mia elezione, oggi definisco la nuova squadra di governo affidando a due candidati (Cecchetti e Minasola, ndr) alle elezioni amministrative, giusta voce del popolo termitano, che saranno integrati da due tecnici di comprovata esperienza e professionalità”.
“Oggi bisogna abbracciare – prosegue il sindaco – un progetto politico e amministrativo più ampio che crei le condizioni per ridare centralità al nostro territorio sia rispetto al governo nazionale, che a quello regionale. Tra le priorità, ma certamente non l’unica, le vicende legate alla Fiat per cui mi sono sempre battuto, nel rigido dettato concesso al mio ruolo di amministratore locale, e per cui continuerò a battermi. Ma il nostro territorio ha bisogno anche di guardare al proprio futuro con nuove idee, metodi ed investimenti che solo con la massima attenzione e collaborazione inter-istituzionale e politica, potranno trovare reale compimento. La Sicilia ha bisogno di ‘buone pratiche’ ed esempi di buona amministrazione, capaci di esprimere modelli di ascolto e risoluzione dei problemi reali dei nostri cittadini. Maggioranza ed opposizione, nei rispettivi ruoli, hanno funzioni paritarie e fondamentali, a loro va il mio più accorato appello e la disponibilità con la convinzione che sempre e solo dal confronto onesto, civile e democratico possano nascere le soluzioni migliori per il bene comune”.
Secondo Burrafato, la nuova giunta “è una squadra coesa e competente che mi accompagnerà nei prossimi anni e che sarà chiamata ad un grande impegno”. Il sindaco lancia un messaggio alle “forze politiche che mi sostengono in consiglio comunale” quando dice che si impegna a “far fronte ai bisogni e alle istanze dei cittadini” e sarà soggetto a “valutazioni periodiche e costanti, nel rispetto della coerenza con il programma di governo”.
Il sindaco annuncia per questo la costituzione in tempi brevi di una "cabina di regia” composta da consiglieri di maggioranza che coopererà con lui nel “monitoraggio costante sull'avanzamento dell'attuazione del programma elettorale”.