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BOTTA E RISPOSTA TRA FIGUCCIA E LAPUNZINA

Parte la campagna elettorale,
a Cefalù primi scambi roventi

Non uno scambio di fioretto ma una polemica dai toni arroventati che apre la prossima campagna elettorale. È esplosa all’improvviso, con uno scambio senza esclusione di colpi, tra il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia, e il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Da cosa nasce questa fiammeggiante sortita? Ci sarà tempo per chiarilo. È chiaro invece com’è nata: una richiesta di Figuccia a Lapunzina di presentare le dimissioni. L’esponente forzista la spiega così: “A Cefalù, dopo la vicenda della chiusura dei lidi con evidenti ricadute negative sul turismo e il commercio, e con una percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti davvero bassa, nonché per la totale incapacità a risolvere la questione dei precari comunali, il sindaco Rosario Lapunzina dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni prima della scadenza del mandato”.
Per Figuccia l’amministrazione di Cefalù è “l’emblema di come i tanti problemi di una municipalità non vengono risolti”. “Per Lapunzina – aggiunge – ciò è ancora più pesante, stante la vicinanza sua e dell’amministrazione comunale ai partiti che governano alla Regione e in Italia. Il sindaco Lapunzina non ha saputo nemmeno affrontare energicamente la questione dei precari storici. A questo punto servono solo le sue dimissioni”.
A stretto giro di posta la tagliente replica del sindaco: “L'on. Figuccia è uno di quei ‘fighetti’ da 11 mila euro al mese che si sollazzano nei saloni di Palazzo dei Normanni e ai quali la riforma costituzionale, che verrà confermata dal referendum di ottobre, taglia drasticamente lo stipendio. Evidente che, ogni tanto, debba dare prova della sua esistenza politica. Con Cefalù casca male. Qui lavoriamo ancora per riparare i danni generati dai suoi supporter politici”.
“Se abbiamo un problema con i precari – incalza Lapunzina – lo dobbiamo ai 12 milioni di debiti creati sotto la gestione di Forza Italia e che hanno determinato il dissesto finanziario. Piuttosto che occuparsi delle amministrazioni comunali, nel vano tentativo di spianare la strada al ritorno di qualche impresentabile, pensi a fare il suo lavoro di parlamentare che, insieme ai suoi colleghi, fa davvero male, e dia risposte al popolo siciliano che lo ha eletto. A giudicare il nostro lavoro penseranno, a tempo debito, i cittadini di Cefalù”.
Per ora finisce qui. Ma tutto fa pensare che, in vista delle elezioni amministrative dell’anno prossimo, l’opposizione comincia a lanciare qualche freccia intossicata. È l’annuncio che la campagna elettorale non sarà una partita fra dame.
27.05.2016

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