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CONTINUA LA POLEMICA SUL NUOVO CONSIGLIO

Croci: c’era un accordo
tra Sgarbi e Lapunzina

L’ex assessore milanese scrive alla Voce
Interviene Edoardo Croci sulla polemica degli ultimi giorni sull’assegnazione degli assessorati in giunta da parte del sindaco Rosario Lapunzina. Assessorati che stanno alla base delle nuove alleanze che hanno permesso di raggiungere la maggioranza mancante in consiglio, con un’apertura verso i consiglieri eletti tra le file di chi sosteneva Vittorio Sgarbi e chi, con il gruppo LeAli, sosteneva proprio Croci.

L’ex assessore di Milano ha scritto alla Voce per spiegare come, dal punto di vista di un amministratore indipendente ed estraneo agli interessi locali, si capiscano meglio quegli “intrighi della politica cefaludese” abbiano spinto molti verso un desiderio di "svolta”. Svolta che però, secondo Croci, non c’è stata. E prova ne è quella che lui definisce la “transumanza” dei consiglieri, con un doppio tradimento dei cefaludesi che hanno votato i consiglieri trasformisti e degli elettori della sinistra "che erano convinti fosse finita la stagione dei compromessi e che ora scrivono a Lapunzina: Avete perso un’occasione storica, non è questo il cambiamento che volevamo”.

“Solo dopo la diffusa indignazione dei cittadini di Cefalù – ha scritto Croci – qualche rappresentante della nuova amministrazione si è premurata di tentare di giustificare la “transumanza” nei suoi ranghi di ben cinque (ma nell’intenzione dovevano essere sei) consiglieri comunali eletti in liste apparentate con candidati sindaci contrapposti a Saro Lapunzina. Evidentemente le spiegazioni non sono bastate se quest’ultimo ha annunciato che ne fornirà di più convincenti in un comizio in piazza Duomo domenica prossima, ricorrendo ad una forma più consona ad un tribuno che ad un pubblico amministratore”.
E rincara la dose, scrivendo: “Che per la conquista del palazzo comunale questa sinistra “opportunista” potesse sacrificare ogni ideale era per la verità già chiaro sin dalla campagna elettorale, quando si era espressa a favore della presenza sulla scheda elettorale di Sgarbi, anche dopo la conferma dell’incandidabilità da parte della giustizia amministrativa e si era scontrata con le posizioni a favore della legalità espresse da due autorevoli senatori dello stesso Pd”.

Il professore della Bocconi fa un riferimento anche alla dichiarazione recente del nuovo sindaco in merito alla figura del critico d’arte in corsa alle amministrative: “Ancora pochi giorni fa, nonostante i numeri dicano il contrario, il segretario cittadino del Pd scriveva in un comunicato che è evidente che la presenza sulle schede del professor Sgarbi, oltre che del tutto legittima, (..) non è stata per nulla determinante sul risultato. Ma la presenza dell’incandidabile Sgarbi, oltre ad aver alterato il voto, è risultata determinante per l’acquisto della maggioranza dei consiglieri da parte di Lapunzina. Dichiara candidamente uno di loro che, acquisiti i risultati elettorali, i tre consiglieri eletti nelle liste collegate a Vittorio Sgarbi hanno deciso, sin da subito, di intraprendere trattative allargate con il neo sindaco per raggiungere un accordo. Trattativa confermata anche dal fratello di Saro Lapunzina, il consigliere provinciale Gaetano, che ha fatto riferimento all’assoluta unità di intenti dei consiglieri eletti nelle liste Partito della Rivoluzione-Cefalù Cambia nell’appoggiare il sindaco”.

Edoardo Croci punta il dito, in modo più o meno velato, anche verso l’imprenditore che maggiormente ha sostenuto Vittorio Sgarbi. Nella lettera non se ne legge il nome ma il riferimento sembra esplicito. Scrive infatti: “A plaudire al tradimento, se non addirittura ad averlo orchestrato da tempo, è proprio qualche finanziatore più o meno occulto delle liste di Sgarbi che evidentemente ritiene di avere acquisito in questo modo una garanzia per la tutela dei propri interessi. Aspetto non trascurabile, visto che c’è chi ha cumulato debiti di milioni di euro nei confronti del Comune, anche per questo sull’orlo del dissesto finanziario”. L’accusa è sottile ma risuona vibrante. E continua con una sferzata proprio al critico d’arte: “Lo stesso Sgarbi ha tenuto un comizio dove ha confermato l’intesa con Lapunzina, che a sua volta l’ha accolto con grande cordialità. Ha detto che maggioranza e opposizione devono essere uniti. Perché è così che si amministra. Resto convinto – conclude nella lettera – che l’indipendenza e la non condizionabilità che hanno caratterizzato la mia candidatura, insieme al coinvolgimento attivo di forze sane e fresche, siano condizioni necessarie per il rilancio di Cefalù. Per questo ringrazio ancora una volta tutti quelli che hanno creduto e messo le loro energie al servizio di questa svolta”.
31.05.2012

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