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POLEMICHE SUL NUOVO PROGRAMMA COSTRUTTIVO

Ancora cemento su Cefalù
Trenta case a Ogliastrillo

Nel borgo un alloggio ogni due abitanti
Che il cemento fosse il migliore dei collanti lo si diceva già ai tempi della giunta Guercio. Le lottizzazioni in programma erano, a quel tempo, l'unica ragione che teneva in piedi la maggioranza inesistente del medico che negli ultimi cinque anni ha governato Cefalù con tanta inconsistenza da non essere già più ricordato dalle cronache. Invece bisogna ricredersi: l'inefficienza politica di Pippo Guercio ha limitato i danni e le poche scelte fatte - anche in tema di edilizia - hanno preservato il territorio dall'aggressione massiva che si aspettava prima della fine del suo mandato. Le cose cambiano adesso e, inaspettatamente, sotto l'egida di un sindaco che si è sempre detto "ambientalista". Saro Lapunzina, che da consigliere si è spesso battuto per contrastare l'edilizia speculativa, ha fatto arrivare in Consiglio comunale una proposta di delibera per l'individuazione di un'area sulla quale costruire trenta nuovi alloggi di edilizia convenzionata agevolata, i cui parametri per l'assegnazione saranno oggetto di un successivo passaggio all'attenzione dei consiglieri. Qualcuno gioca già sullo slogan del Partito democratico che in campagna elettorale ha puntato sull'impegno e la competenza: "Con impegno e competenza...cementifichiamo l'Ogliastrillo".
Ma perché l'Ogliastrillo? È questa la zona individuata dalla ditta Puglisi costruzioni, la quale ancor prima della delibera che pochi giorni fa ha cambiato la destinazione urbanistica del terreno da agricola a edificabile, ed esattamente il 20 luglio di quest'anno, lo ha acquistato in quella contrada da Giuseppe Coco, grande sostenitore del sindaco Lapunzina durante la campagna elettorale.
La domanda che bisognerebbe porsi è se Cefalù abbia davvero bisogno di questi nuovi alloggi. La risposta sembra venire dalla lettura di una nota dell'ingegnere Ivan Joseph Duca che nell'agosto del 2011 comunicava all'impresa Puglisi: “il Comune di Cefalù ha in corso l'elaborazione del nuovo Piano regolatore generale, nel cui ambito si sta verificando il nuovo fabbisogno di edilizia residenziale pubblica (…) ritenendo che solo in tale ambito il Comune potrà programmare nuove iniziative tese a soddisfare il solo fabbisogno locale”. Considerato che da quel momento a oggi non sono intervenuti nuovi fatti nell'iter del Prg non si capisce cosa abbia portato l'impresa Puglisi a presentare una nuova istanza il 28 giugno di quest'anno e l'ingegnere Duca a trasmettere la proposta di delibera al Consiglio meno di un mese dopo.
Dal suo canto Ivan Duca è però rimasto cauto in sede di Consiglio comunale, quando ha affermato che “non è possibile attestare la conformità dell'intervento con le previsioni del nuovo piano ma al più la sua compatibilità”, precisando che la scelta della localizzazione è di carattere “politico e non urbanistico”.
L'ingegnere Duca è quindi rimasto coerente alla linea sempre seguita, anche se – a differenza di quanto accaduto da quando è subentrato all'ufficio Urbanistica, dopo l'estromissione dell'architetto La Barbera, indagato per aver mutato la destinazione di un terreno classificato come non edificabile e aver rilasciato una concessione edilizia per un palazzo di cinque piani – questa volta la variazione della destinazione d'uso del terreno di Ogliastrillo è avvenuta con tempi assai più celeri di quelli riservati ad altre pratiche.
Polemiche sulla questione arrivano anche dall'ex assessore Vito Patanella che sull'argomento ha anche aperto una pagina facebook dal titolo “0,53 territorio ambiente e vivibilità”. Per chi pensa che il titolo del gruppo sia oscuro basterà sapere che 0,53 è l'indice di densità abitativa della città di Cefalù, ovvero un'abitazione ogni due abitanti. Si tratta di uno dei dati più alti d'Italia in fatto di consumo di suolo. E pur tuttavia la nuova amministrazione, piuttosto che pensare al recupero dell'esistente, ha messo in moto una macchina che viaggia verso nuova espansione cementizia.
Infine il quadro non potrebbe essere completo se si dimenticasse di ricordare che il nuovo Piano regolatore avrebbe a breve destinato l'Ogliastrillo a interventi di completamento con insediamenti turistici nell'ambito del riordino urbanistico edilizio e della dotazione di infrastrutture per un territorio che dicono essere “turistico”.
07.09.2012
Paola Castiglia

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