SANITÀ
Nasce da un “patto” politico
il nuovo cda del S. Raffaele
Cirillo presidente, Guercio nel consiglio
Fatto il nuovo vertice del San Raffaele Giglio di Cefalù. Oltre all’ingresso del sindaco Pippo Guercio, si conosce il nuovo presidente: sarà Stefano Cirillo, un ginecologo palermitano specialista nella chirurgia tumorale. Sul nome di Cirillo, che viene fuori da un accordo nel centrodestra, c’è il timbro del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Si conclude così una lunga vicenda che ha avuto una complessa gestazione politica.
A dare informalmente l’annuncio della costituzione del nuovo consiglio di amministrazione è stato il presidente uscente Ettore Cittadini, anch’egli ginecologo nonché ex assessore regionale alla Sanità per Forza Italia. Anticipando tutti, Cittadini ha curiosamente comunicato l’accordo sulle nomine nel corso di un’audizione davanti alla commissione bilancio dell’Assemblea regionale. L’ex vertice del San Raffaele era stato chiamato a dare chiarimenti sui conti dell’ospedale sui quali incombe la scure di un taglio di 6,5 milioni di euro nonché un'inchiesta della magistratura.
Oltre a Cirillo e Guercio, saranno nominati consiglieri di amministrazione anche Salvatore Iacolino, direttore dell’Ausl 6, e due manager della fondazione di don Verzè: Renato Botti, direttore generale del San Raffaele di Milano, e Gianna Zoppei, sovrintendente sanitario dell’istituto scientifico universitario collegato alla fondazione. Botti è stato anche un alto dirigente della sanità della Regione Lombardia.
Il dato politico più rilevante di tutta l’operazione è rappresentato in primo luogo dal fatto che il movimento di Lombardo avrà grande voce in capitolo (si attende per questo qualche contraccolpo) ma non è neanche secondario, per comprendere l’architettura degli equilibri, l’ingresso nel nuovo cda del sindaco Guercio che è espressione dell’Udc ma viene considerato molto gradito dall’on. Gianfranco Miccichè. Già nei giorni scorsi era circolata l’indiscrezione del nuovo incarico a Guercio come frutto di un accordo politico che passa anche attraverso le vicende del consiglio comunale. Guercio, in sostanza, trova una sponda nel Pdl, e in particolare in quella componente che fa capo a Miccichè. Quella che è controllata invece dal ministro Angelino Alfano viene rappresentata da Iacolino, che come direttore della Ausl 6 impersona il vertice della sanità in provincia di Palermo.
L’assetto del San Raffaele nasce dunque - così pare - da un accordo triangolare tra Lombardo, Miccichè e Alfano: in sostanza, un affare tutto interno al Pdl.
25.02.2009
Redazione